Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, è stato nostro ospite Anfysia che ci ha presentato il suo ultimo singolo intitolato “Spoiler”.
Con Anfysia abbiamo parlato, oltre che del suo singolo uscito ad ottobre, anche della sua passione per la musica, da che cosa derivi il suo nome d’arte, delle collaborazioni da sogno e di tutti i suoi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Anfysia durante l’intervista:
“Diamo il benvenuto ad Anfysia che ci presenta il singolo “Spoiler” uscito il 7 ottobre nel quale racconti della delusione di una relazione in cui non eri molto apprezzato. Come hai deciso di renderlo in musica?”
Inizialmente ho avuto un approccio a questa canzone molto generico, nel senso molto semplice. Cercai ai tempi un beat su YouTube con un artista, un mio caro amico che adesso è ad Amici. Purtroppo, per questioni discografiche, non è potuto uscire e ho dovuto chiudere il brano da solo. Inizialmente con “Spoiler” volevo esprimere la delusione di non sentirsi mai abbastanza all’interno si una relazione. Il brano, successivamente, è stato prodotto dai miei produttori, dandogli una impronta migliore e trasformandolo in un brano che rappresenti la mia identità più pop, mischiandola anche a un po’ di punk.
“Da cosa deriva il tuo nome d’arte? E quali sono i tuoi artisti di riferimento e quelli con cui ti piacerebbe collaborare in futuro magari per un featuring?”
Inizialmente il progetto Anfysia era strutturato in modo diverso perché io prima facevo hip-hop, mi chiamavo in un atro modo e avevo già iniziato una carriera musicale con quel nome. Poi decisi di cambiare totalmente genere e di trovare un’identità più mia che rendesse al 100% quello che io volevo comunicare a livello musicale, ma avevo il problema del nome. Ci ho lavorato tanto fino a che un giorno con un mio amico in macchina abbiamo decisi di chiamarmi Anfysia.
Sarebbe il nome in greco di “Roccella”, il mio paese, che in realtà non è scritto così. Lasciandolo originale era troppo complicato e così l’ho reso un po’ più originale, più bello. Ho anche controllato che fossi l’unico ad avere questo nome. E’ una domanda molto difficile quella delle collaborazioni e ti spiego il perché: come ti dicevo prima facevo hip-hop ed è rimasto in me una piccola parte che ti direbbe che mi piacerebbe collaborare con con tanti di quella scena come Shiva, ma per il genere che sto facendo ora e per quello che mi piace adesso, a livello italiano ti direi Mida, Olly e tanti altri, anche a livello internazionale.
“Domenica Amadeus ha svelato i nomi dei Big di Sanremo 2023 e annunciato la novità di 6 giovani che passeranno alla gara di febbraio. Cosa ne pensi di questo cast? Ti piacerebbe un giorno far parte della macchina Sanremo?”
Mi fa davvero piacere che ci siano così tanti giovani e soprattutto ci sono tanti artisti che ascolto quotidianamente come Lazza, Tananai, ma anche ragazzi usciti dalla scuola di Amici come LDA che è stata anche una sorpresa, sinceramente. In ogni caso credo che Sanremo sia l’obiettivo di ogni artista e mi piacerebbe tanto calcare quel palco; sarebbe davvero un sogno.
“Invece qual è il tuo rapporto con i social e le piattaforme di streaming? Credi che abbiamo spostato un po’ il focus della musica, concentrandosi su altro?”
Credo entrambi: purtroppo al momento sono l’arma principale, soprattutto per promuovere la propria musica. Però sono del parere che al momento, sulla bilancia, pesi più l’immagine dell’artista che la sua musica. Ecco questa è una cosa che mi dispiace tanto perché non gioca a favore di chi invece ha un talento e fa buona musica, ma poi ha una scarsa immagine e non sa usare bene i social. Bisogna avere fortuna e conoscere anche le piattaforme.
“Cosa ci puoi spoilerare invece sui tuoi prossimi progetti musicali? Sei già al lavoro su di un album e dei live in giro per l’Italia?”
A livello musicale sto pensando di lanciare ancora dei singoli perché credo che un album deve venir fuori nel momento in cui un artista si sente completamente maturo artisticamente. Ho in progetto anche di trasferirmi al Nord per proseguire i miei progetti perché Milano in questo ambito può offrirmi molte più opportunità della mia terra la Calabria.
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