Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stato nostro ospite Dan Road che ci ha presentato il suo ultimo singolo “Lattine e nuvole”.
Oltre a raccontarci del suo ultimo lavoro, con Dan Road abbiamo parlato della sua esperienza in band con il fratello e un suo amico ad X Factor, della decisione di intraprendere la carriera da solista, di come è nato il suo nome d’arte e di tutti i progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Dan Road durante l’intervista:
“Diamo il benvenuto a Dan Road che ci presenta “Lattine e nuvole”, uscito a marzo. Una bella canzone d’amore, romantica dedicata ad un vero ed emozionante bacio. Ci racconti com’è nato questo brano?”
Il brano nasce in collaborazione con mio fratello e l’ho prodotto con Angelo D’Oria con il quale suono quasi tutti i giorni. Nasce da una storia d’amore, da esperienze condivise dove il bacio purtroppo oggi come oggi non ha più quel valore di una volta e vorrei che ritornasse ad essere importante. “Lattine e nuvole” nasce da una storia d’amore tra due ragazzi durante l’estate, che intraprendono una relazione un po’ per divertimento ma che poi lascia qualcosa di più forte.
“Nel 2012 hai partecipato con tuo fratello e Angelo D’Oria ad X Factor, con la band The Motel nella squadra di Arisa. Che ricordo hai di quell’esperienza? Qual è l’insegnamento più grande che hai imparato da quella situazione?”
The Motel è il nome che ci diede poi Linus in un contest però da X Factor mi porto un’esperienza bellissima vissuta a sedici anni. L’insegnamento più grande che ho imparato da quell’esperienza è che i ‘no’ ti fanno andare avanti, soprattutto se sono costruttivi e non è vero che ti stroncano. Se hai la voglia di crederci e di farcela, questo ti permette di crescere ed andare avanti. Con il senno di poi, con sincerità, poi sono d’accordo con le decisioni che presero all’epoca perché eravamo giovani ed avevamo ancora tanto da imparare.
“Quali sono gli artisti che ispirano il tuo percorso musicale? Con chi sogni di fare un duetto?”
Ultimamente sto ascoltando molti ragazzi americani, che arrivano qui come nomi piccoli e che scopro nelle playlist di Spotify fare delle cose davvero interessanti. Il mio idolo fin dall’adolescenza è Ed Sheeran e sognerei di fare un duetto con lui, in un bellissimo stadio magari.
“Nel 2016 poi hai deciso di intraprendere la carriera da solista, cosa ti ha spinto a farlo? E da cosa deriva il nome d’arte?”
Fu una scelta un po’ condivisa perché arrivammo al punto nel quale ognuno dei tre aveva esigenza di esprimersi a suo modo, seguendo le proprie corde ed abbiamo condiviso tutti e tre la scelta. E’ stata una bella botta a livello emotivo iniziare a cantare da solo, avendolo fatto sempre in gruppo, ma avevo il bisogno di raccontare più me stesso, in modo più personale.
Il nome d’arte è nato per separare le due carriere e Dan nasce dall’acronimo ‘Do and now’, cioè ‘fallo adesso’, che è il mantra che mi ripeto sempre, di fare le cose subito senza stare a rimandarle. Road invece deriva chiaramente dalla strada, che è tanta e lunga e che percorrerò facendo tutto adesso; da qui appunto poi Dan Road.
“Sei giovanissimo ma in passato hai studiato anche teatro e cinema. Sogni quindi una carriera a 360° nell’arte o al momento hai deciso di concentrarti solo sulla musica?”
Sono onesto, l’arte è bella perché ci si può esprimere in tante forme: ho iniziato con il teatro, poi mi sono appassionato molto di cinema, passione che mi ha trasmesso mio nonno, e non ti nego che se riuscissi a unire tutte le arti mi piacerebbe. Non mi chiudo le porte ma in questo momento sono più focalizzato sulla musica.
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