Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo conosciuto Perso, nostro ospite, che ci ha presentato il suo ultimo singolo “In silenzio”.
Oltre a raccontarci del suo ultimo brano, Perso ci ha raccontato come è nata la passione per la musica, per la comunicazione e tutti i suoi prossimi progetti.
Ecco quello che ci ha raccontato Perso durante l’intervista:
“Abbiamo il piacere di essere in compagnia di Perso per parlarci del suo singolo “In silenzio”, un brano pop dedicato agli amori irraggiungibili. Ci racconti meglio come è nato il brano?”
“In silenzio” è partito principalmente dall’idea di comunicare stando appunto in silenzio. Mi spiego meglio: io a scuola ho studio una materia che si chiama Filosofia della Comunicazione e studiandola, mi sono accorto che questo scienziato, questo sociologo in realtà, scrisse un articolo dicendo che il 55% della nostra comunicazione viene attraverso il linguaggio non verbale. Ci sono tre tipi di comunicazione: verbale, non verbale e paraverbale, ma non approfondiamo.
Stando poi con questa ragazza mi sono accorto che non avevo tanto di cui parlare, però ci capivamo tantissimo. Purtroppo finì malissimo, come tutte le altre storie che ho avuto, e ho deciso di dedicare questo singolo alla condizione di parlare senza parlare, al riuscire a guardarsi con gli occhi e capirsi. In natura è impossibile non comunicare; noi esseri umani comunichiamo facendo qualsiasi cosa, anche semplicemente battendo le dita, riusciamo a mandare un messaggio.
“Da cosa deriva il tuo nome d’arte e come l’hai scelto?”
E’ un gioco di parole: eravamo con i tempi stretti a trovare il nome d’arte, perché l’anno scorso ho partecipato a Sanremo Giovani e non ci veniva niente in mente. Allora visto che il mio cognome è Persico, ho giocato sul togliere delle lettere ed è uscito Perso. Facendo un altro studio, ho scoperto che noi usciamo almeno tre volte al giorno, la parola ‘perso’ o il verbo nelle sue declinazioni.
“Sei giovanissimo ma hai iniziato ad appassionarti alla musica fin da giovanissimo. Quali sono gli artisti che hanno ispirato il tuo percorso? Con chi ti piacerebbe collaborare?”
Non ci ho mai pensato in realtà, principalmente io ascolto tantissima musica anni ’60, anni ’70 quindi parliamo di Lucio Dalla e Lucio Battisti. Però, ora come ora, se dovessi dire l’artista con cui vorrei collaborare, di cui prendo tanta ispirazione è Giovanni Truppi, che è andato a Sanremo due anni fa, e Calcutta.
E’ grazie a Calcutta che sono riuscito a scrivere. Lui sul palco è molto timido, dicono che sia uno degli artisti più timidi nei live, però nonostante questo ha avuto modo di esprimersi, di parlare e io faccio così principalmente per questo: riuscire a far si che le persone si riescano a mettere nei panni delle mie canzoni.
“Sono usciti i nomi di Sanremo Big. Cosa ne pensi del cast scelto per l’ultimo Amadeus? Ti piacerebbe partecipare al Festival in futuro?”
Assolutamente sì. Spero che l’anno prossimo riesca a ripartecipare, magari anche andando in finale, visto che sono arrivato alle semifinali. Il cast di quest’anno, sinceramente, è bello; è pieno di musica vera e anche di musica giovanile. Quando mi sono trovato Gazzelle ero incredulo. Mi aspettavo un ritorno dei Pinguini Tattici Nucleari, ma forse saranno impegnati con il tour e speriamo di farci una collaborazione. Sono curioso di sentire anche che cosa proporrà Alessandra Amoroso per il suo debutto.
“Cosa ci dobbiamo aspettare dai prossimi mesi? A cosa stai lavorando che ci puoi anticipare?”
Vi anticipo che a breve uscirà un nuovo singolo, il primo singolo che io abbia mai scritto e in più verso Gennaio, dovrebbe uscire un vero e proprio album. Ci lavoriamo da tre anni e speriamo che vada bene.
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