Ultimo ospite della puntata di inizio marzo della Hit Chart Top 20 è stato Guasto che ci ha presentato il suo nuovo singolo “In che senso?”.
Guasto inoltre ci ha raccontato come è nata la collaborazione con Fabio Stingo e Mauro Spenillo, della sua passione per la musica e il sogno Sanremo.
Ecco quello che ci ha raccontato Guasto:
“Diamo il benvenuto a Guasto! Siamo qui per parlare di “In che senso?”, il tuo ultimo singolo scritto con Fabio Stingo e Mauro Spenillo, uscito il 13 febbraio in radio e in digital store. Ti va di raccontarci “in che senso” è nato il brano?”
Il brano parla sicuramente di un disagio; del mio disagio di stare al passo coi tempi in questa società. Credo che questa sia anche la condizione di molte altre persone che come me sognano di fare questo mestiere. Tutto ciò si evince nella seconda strofa dove c’è tutto il senso del pezzo. Purtroppo viviamo in una società dove ti fanno credere che per essere felici a trent’anni devi farti una famiglia, devi avere un posto fisso, anche se non ti piace. Io credo invece che l’obiettivo è essere felici, non avere dei tempi e delle scadenze.
“Il brano ha uno stile preciso, ovvero quello che tu definisci “post/funk d’autore”. Cosa sarebbe? A quale genere sei più affezionato?”
Gli artisti che mi hanno influenzato maggiormente su tutti sono stati Pino Daniele e Lucio Dalla. Della scena nuova indie mi piace moltissimo Frah Quintale, Coma_Cose, Willie Peyote. Sono davvero tanti e vari gli stili, ma Pino Daniele mi ha dato più di tutti: mi ha dato il “la” per suonare la chitarra, iniziare a fare musica e scrivere le canzoni. Cresciuto ad acqua e Pino Daniele.
“Il brano è stato scritto a 3 mani. Come nasce la collaborazione con Fabio Stingo e Mauro Spenillo? Come vi siete incontrati?”
Noi ci siamo incontrati molto casualmente. Il testo è mio. Io scrivo già da un po’, ma il progetto “Guasto” è iniziato da circa un anno. Ho conosciuto Fabio alle 5 del mattino fuori da un bar un anno fa e, chiacchierando, siamo andati in studio da lui e lì ho iniziato a cantare su un beat che lui aveva pronto ed è iniziato così. Con Mauro ancora più casuale: il mio tastierista gli ha venduto la tastiera e quando gliel’ha portata a casa, gli ha fatto ascoltare alcuni pezzi miei e gli sono piaciuti. Ci siamo incontrati e abbiamo iniziato questa collaborazione poi tutti e tre insieme.
“Settimana di Sanremo. Il team Guasto ha vinto “Area Sanremo Tim 2020”. Che esperienza è stata? Continua il sogno Sanremo?”
E’ stata un’esperienza fantastica a prescindere da come è andata. Salire su quel palco, metterci piede anche solo per fare delle interviste è una grande emozione. Sicuramente partecipare al Festival è un sogno che ho nel cassetto, è un palco che ho sempre sognato. Spero di arrivarci un giorno. Senza pubblico sarà tosta un po’ per tutti quest’anno.
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