Era il febbraio 2013 e Marco Mengoni, alla sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo, trionfava nella prima edizione di Fazio/Littizzetto con “L’essenziale”.
Esattamente dieci anni dopo, Marco Mengoni si appresta a tornare in gara al Festival con il brano “Due vite” ma con la voglia di divertirsi e non pensare esclusivamente alla gara e alla posizione finale.
“E’ stato il brano stesso a chiedermi di tornare in gara”, scherza Marco Mengoni durante la conferenza di presentazione per la sua partecipazione a Sanremo 2023, “insieme ad Amadeus, al mio team e allo stesso Mengoni mi hanno convinto a tornare in gara a Sanremo dopo dieci anni. Sono successe tante cose in questi anni e torno in gara con una consapevolezza diversa: non mi interessa la vittoria, ho già il mio leoncino con la palma a casa e mi basta. Voglio tornarci con la voglia di divertirmi e regalare un palco importante al mio brano.”
Marco torna a mettersi in sfida a Sanremo, più forte, più adulto; “scrivete che ho 30 anni e non quasi 35 e pubblicate solo foto con i filtri meno cinque anni” gioca Mengoni con la stampa durante la conferenza: “Nel 2012 succedevano tante cose nella mia vita; sperimentavo; capivo se la musica poteva essere un percorso da intraprendere oppure no. Avevo messo in dubbio il mio futuro nella musica e stavo pensando di tornare all’università. Poi arrivò il Sanremo 2013 con Marta Donà, dove eravamo completamente da soli ma con la voglia di dimostrare chi ero, seppur da soli, visto che in pochi sostenevano Marco in quel momento.
La vittoria fu uno schiaffo in faccia che mi disse puoi dire e fare qualcosa, e già dopo la prima serata ricordo tante persone tornate vicino a me, ma anche per carattere, perdono ma non dimentico. Sanremo è alla fine come un concerto, appena finisci di farlo e vai a vedere un collega ti viene da dire ‘caspita vorrei esserci io lì sopra’, anche se ti sei appena fermato. Così l’anno scorso da ospite mi è nata un po’ la vocina che mi diceva di ritornare, per non sentirsi troppo di passaggio.”
Così Marco Mengoni torna un cast di amici e colleghi, con alcuni dei quali ha anche collaborato in passato, che riflette la musica di oggi, con un arcobaleno di colori. Il divertimento è la parola essenziale per questo Sanremo di Marco e così nasce infatti la sorpresa del “Lido Mengoni”, un quartiere generale, un hub creativo abitato da Marco e dal suo team e che vive durante la settimana più frenetica della musica italiana per
mostrarne anche un volto diverso.
Largo spazio all’improvvisazione in tutte le sue forme al Lido Mengoni, agli incontri con amici, colleghi, alle nuove conoscenze, approfondimenti, interviste e, perché no, come avviene in ogni lido che si rispetti largo a sfide a biliardino e schiaccia sette, e riflessioni dalla più classica delle panchine vista mare. “Ogni mattina,” racconta Mengoni, “per quanto il concetto mattina sia relativo a Sanremo, sarò in onda con un podcast di cinque minuti intitolato ‘Caffè col limone’ insieme al mio amico Fabio De Luigi per parlare di qualcosa, che sia un fatto della sera prima, di come ci siamo svegliati quella mattina e così via.” Il tutto gratuitamente fruibile su tutte le piattaforme.
Il brano “Due vite” anticipa il terzo capitolo di “MATERIA”, l’album triologia che Marco Mengoni sta terminando, Sanremo permettendo: “Sono molto felice di questo disco, che uscirà dopo Sanremo e prima del tour che ripartirà a Giugno. Stiamo lavorando alla pre produzione di alcuni brani, mentre per altri stiamo modificando qualcosa ancora nella scrittura.” Due vite è il primo capitolo di questo nuovo viaggio e parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, ovvero quella con se stessi.
Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare
la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
“E’ un brano molto difficile da cantare, perché pieno di tante parole, che però non sono rappate e mantiene una tensione continua fino alla fine quando entra anche la cassa in quattro.” ha raccontato Marco sul brano che gli farà ricalcare l’Ariston. “E’ un brano influenzato dal grandissimo Lucio Dalla, che abbiamo voluto omaggiare e ricordare in qualche modo.”
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