Tornati in diretta dopo una piccola pausa, nella prima puntata di Novembre, abbiamo avuto ospite Badisco che ci ha presentato il suo singolo “Farmi mancare”.
Con Badisco abbiamo parlato anche della sua carriera, dei suoi studi legati al musical presso la MTS di Milano e di tutti i suoi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Badisco ai nostri microfoni:
“Siamo in compagnia di Badisco che ci presenta il suo singolo “Farmi mancare, uscito il 22 Ottobre, un brano che non parla solo di amicizia ma anche di liberarsi di tutte quelle relazioni tossiche che un po’ ci opprimono. Ti va di racccontarci come è nato il brano?”
Assolutamente sì! “Farmi mancare” è nato una notte in Madagascar, mentre ero in tournée, prima di lasciare questa meravigliosa terra e questa persona straordinaria che avevo conosciuto. Mi sono detto perché non lasciare un testo, delle mie parole, la mia penna lì e così è nato il brano. Il suo fulcro è che ogni giorno tutti noi siamo circondati da tantissima gente che ci stima e no, ma alle volte nella vita bisogna mancarsi per volersi ancora di più; anche per le cose materiali. Rischiamo di annoiarci troppo spesso della vita e sembriamo spesso spenti.
“In queste ultime settimane molti degli ospiti che abbiamo intervistato, hanno toccato l’argomento del conoscersi più a fondo e del volersi liberare della negatività di alcune persone vicine. Credi che sia dovuto al periodo storico così importante che stiamo vivendo che ci ha costretto a guardarci allo specchio?”
Sì, credo proprio di sì. Penso che nella vita di tutti i giorni siamo abituati a non amare una persona, a non metterci in gioco realmente ed è questo che vorrei passasse. Non sono arrabbiato con le persone che mi circondano, ma sono un ragazzo che prende a morsi la vita, quindi perché non buttarsi nella vita, nelle sfide di ogni giorno? Volevo proprio sputare fuori tutta questa energia e questa voglia assoluta di vivere.
“Anche la cover del brano “Farmi mancare” è molto interessante, perché viene raffigurata l’immagine dell’eremita. Ci racconti come mai?”
L’ho disegnata io insieme al mio grafico: sono in un periodo della mia vita nella quale sto ricercando me stesso. Non volevo fare la solita copertina con il mio viso ma usare l’immagine dei tarocchi dell’Eremita, che rappresenta appunto la ricerca di se stessi con la sua lanterna che rappresenta il tesoro bello nella vita; una sorta di mancanza di qualcosa nella vita da cercare.
“Sei un performer a 360° perché hai studiato anche all’MTS a Milano e sei arrivato secondo in un importantissimo talent show albanese. Avendo vissuto quindi molto all’estero quindi secondo te in Italia il lavoro artistico non è ancora rispettato come dovrebbe o ci sono stati dei piccoli passi in avanti?”
Per quanto riguarda il talent show in Albania, sì era una sorta di X Factor o Sanremo lì da loro, molto importante ed averci partecipato mi ha reso molto orgoglioso anche del risultato finale. Credo che la concezione dell’arte cambi di paese in paese: in Albania infatti si va avanti molto con i videoclip; esistono poco gli instore o i concerti veri e propri e per questo motivo non mi piacerebbe diventare prima qualcuno in Albania e poi in Italia, ma preferirei appunto l’inverso. Poi certo, mai dire mai nella vita…
“Prima di salutarci, visto che sono usciti i nomi di Area Sanremo per sperare in un passaggio a Sanremo Giovani e poi tra i Big di Sanremo 2022, e che tu in passato hai partecipato ad Area Sanremo; tornando indietro lo rifaresti? E quali sono i tuoi progetti futuri?”
Dato che sono un ragazzo molto schietto e senza peli sulla lingua, ti dico che tornando indietro non rifarei Area Sanremo, perché non fa per me. Farei sicuramente però Sanremo Giovani, ma con un bel team dietro per poter essere anche considerato appieno in Italia; ti dirò anche che ci ho provato quest’anno, ma non è andata. Per il futuro ci sono dei progetti che bollono in pentola ma se parlo il mio ufficio stampa mi uccide… Seguitemi e saprete presto tutte le news!
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