Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, sono tornati a trovarci i dellarabbia per raccontarci del loro ultimo singolo “Il Molise non esiste”.
Marco De Vincentiis, cantante dei dellarabbia, ci ha raccontato di quello che è successo negli ultimi mesi, introducendo anche il loro nuovo singolo “Il Molise non esiste” che è uno dei brani più votati all’interno della nostra Top 20.
Dopo l’ottimo riscontro dei singoli precedenti, con oltre 350.000 ascolti sulle principali piattaforme, il collettivo dellarabbia ha pubblicato, per Sony Music Italy e Numero Tre Music, il nuovo singolo, “Il Molise non esiste” accompagnato da un videoclip che è tra i primi in Italia ad usare, per un video musicale, la tecnologia Unreal Engine, la stessa con cui vengono realizzati videogiochi best-seller come Fortnite, Star Wars, Batman e Mortal Kombat e che sarà possibile guardare anche in realtà virtuale 360, su
YouTube VR.
Con Marco quindi abbiamo deciso di chiacchierare sulla disinformazione e sulle fake news come fanno loro nel nuovo brano che si discosta dai successi precedenti dedicati al cinema.
Ecco quello che ci ha raccontato Marco:
“Sono tornati a trovarci i dellarabbia. Cosa è successo da novembre ad oggi, nonostante la situazione così complicata che stiamo vivendo tutti?”
A dire il vero tante tante cose. Innanzitutto abbiamo pubblicato il nostro terzo singolo “Il Molise non esiste” e stiamo navigando a vista come tutti. Andiamo di mese in mese, andiamo avanti più che altro per far conoscere la nostra musica. Da ottobre a oggi sono cambiate le prospettive: il nostro album è praticamente pronto, ma stiamo capendo quando sia il momento più adatto per farlo uscire.
“Siete molto votati all’interno della nostra classifica anche con il nuovo singolo “Il Molise non esiste”, che racconta un po’ la facilità con cui si propagano le fake news…C’è una fake news a cui avevate creduto e nella quale ci eravate cascati con tutte le scarpe?”
E mica solo una! Le fake news quando iniziavano a circolare ci sorridevi anche; all’inizio le prendi con leggerezza e alcune sono davvero incredibili. Io, per esempio, quando ero la voce dei Me for rent, la mia prima band con la quale sono cresciuto e abbiamo fatto una canzone che si chiamava “The Broadcaster”, parlavamo della fake news massima. Iniziava con Orson Welles che dava l’annuncio dello sbarco degli alieni.
Io, ignaro di tutto e chiedendo a uno dei componenti della band che aveva scritto questo pezzo straordinario cosa era e di cosa parlava, per un attimo ho creduto che tutto fosse vero. Mi trovai un attimo spaesato, ero anche più giovane di adesso, ma sono abbastanza credulone da credere a tantissime cose che vengono scritte anche adesso. Dopo 50 anni, però, le fake news iniziano a stufare, per non parlare, ultimamente, del ricco miliardario che vorrebbe iniettare nei vaccini il 5G…
“Ma per quanto riguarda invece il videoclip del nuovo singolo c’è una novità, vero? E’ il primo ad usare una tecnologia usata solo per i videogiochi… Vi va di spiegarci meglio?”
La tecnica si chiama Unreal Engine che consente di vedere un video attraverso un visore aumentando quindi la realtà virtuale intorno. E’ stato girato da Leonardo Roma ed è molto didascalico ma, grazie al visore, il video non si limita solo a quello che stai guardando e puoi girarci intorno. L’idea è venuta perché il tema del brano è proprio la nostra percezione della realtà che viene messa in discussione.
Ci sembrava abbastanza inerente al fatto che potesse avere una visuale a 360 gradi, non solo della verità, ma anche della fake news. All’interno ci troviamo il mostro di Loch Ness, lo Yeti, Elvis che è ancora in vita… Non voglio spoilerare nulla perché è il nostro piccolo gioiello. Più lo guardo e più penso che sia completamente geniale.
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