Siamo a metà Gennaio e si respira già a pieni polmoni aria di Sanremo 2024 con i primi ascolti dei Big che saliranno sul palco del quinto Festival consecutivo di Amadeus.
Ieri mattina, intorno alle 11 presso le sedi di Roma e a Milano, si sono svolti gli ascolti in anteprima per la stampa dei 30 Big in gara per il Festival di Sanremo 2024.
Amadeus, orgoglioso ed emozionato, ha presentato uno per uno i brani in gara con titolo, interprete e autore, intervallandoli anche in base al genere, per far sì che ci fosse un equilibrio nell’ascolto. Ovviamente il primo ascolto va sempre preso con le pinze, anche perché va immaginato il brano cantato live dall’artista ed eseguito dall’orchestra, che può cambiare, o no, la prima impressione.
Nonostante questo, sono emerse le prime grandi sorprese e le delusioni tra i brani proposti dai grandi Big: tra le sorprese Loredana Berté (Pazza) energica e dinamica, con un brano che è un inno alla sua vita e i Ricchi e Poveri (Ma non tutta la vita) mood esplosivo, quasi fuori tempo, ma totalmente travolgente. Un po’ di delusione c’è stata per il debutto di Alessandra Amoroso (Fino a qui) molto sottotono e sicuramente ci si aspettava altro per Sangiovanni (Finiscimi) di una tristezza infinita quasi da sfinimento.
I giovani non deludono, ma sono sicuramente da riascoltare e per tutto il resto troviamo certezze nel loro mood comfort e alcuni che hanno osato, forse un po’ troppo. A fine ascolti, ci sono state le domande di rito per Amadeus che ci ha svelato tre importanti momenti presenti all’interno delle serate: festeggeremo i 30 anni di “E poi” dell’insuperabile Giorgia già presente al fianco di Amadeus come co-conduttrice nella serata di mercoledì, i 40 anni di “Terra Promessa” con ospite a sorpresa Eros Ramazzotti e i 50 anni di “Non ho l’età” della fantastica Gigliola Cinguetti, ospite nella puntata finale di sabato.
Sicuramente predominante è stato il tema dell’amore portato dai nostri Big all’interno delle loro canzoni; poca la politica e l’attualità e inoltre predomina la presenza di brani ballabili e dance sulle classiche ballad sanremesi. Scelta voluta?
Ci sarebbe già da dire tantissimo sul Festival e iniziano le prime polemiche, ma il meglio deve ancora venire. Per adesso di seguito vi propongo le mie pagelle dopo gli ascolti dei 30 brani in gara:
Clara “Diamanti Grezzi” – Mood giovanile tra autotune e ballabile. Ricorda in alcuni momenti Madame. Voto 7
Diodato “Ti muovi” – Non si è allontanato dal suo genere. Ballad intima e interpretativa con parole importanti. Voto 6,5
Mahmood “Tuta gold” – Tantissimi generi mescolati in una sola canzone. Da ascoltare con l’orchestra. Voto 7-
Sangiovanni “Finiscimi” – Ballad lenta, anche troppo. – Voto 4
Loredana Bertè “Pazza” – Estremamente travolgente. Inno alla vita dall’anima rock. Voto 9
Bunker 44 “Governo punk” – Non resta in testa. Mood lento. Voto 6–
Alessandra Amoroso “Fino a qui” – Poteva essere stupendo, ma non lo è stato. Brano che non sembra neanche scritto da Takagi & Ketra. Ballad classica con citazione “vasconiana” – Voto 5
Fred De Palma “Il cielo non ci vuole” – Forse non solo lui. Presenza totale autotune e poco orecchialbile. Voto 5
Fiorella Mannoia “Mariposa” – Mood latineggiante, zingaresco con autocitazioni. Ricorda molto il cantautorato de andreaiano. Voto 6,5
The Kolors “Un ragazzo una ragazza” – Totalmente genere che li caratterizza da sempre sul filone di Italo Disco. Il testo, forse un po’ povero di significato Voto 7
Emma “Apnea” – Mood che ricorda cantanti come Viola Valentino e gli anni ’60. Grande presenza di voce. Voto 7,5
Santi Francesi “L’amore in bocca” – Ballad dal mood vivo ed energico. Voto 6,5
Rose Villain “Click boom!” – Una canzone cangiante, soprattutto a metà brano. Una delle migliori per grinta tra i debuttanti. Voto 7,5
Negramaro “Ricominciamo tutto” – Poesia e interpretazione non mancano. Caratterizza il loro genere, ma da ascoltare con l’orchestra. Voto 6
Big Mama “La rabbia non ti basta” – Musica decisa, ma resta anonima. Bella voce e bel messaggio all’interno del testo. Voto 6+
Renga e Nek “Pazzo di te” – Ballad sull’amore, voci belle e intime, ma canzone anonima. Voto 5-
Ghali “Casa mia” – Canzone sull’attualità nel suo mood urban confort. Voto 6-
Irama “Tu no” -Partenza esplosiva. Voce quasi irriconoscibile. Romantica e interpretativa. Da ascoltare con l’orchestra. Voto 7+
Angelina Mango “La noia”– Che noia non è. Molto particolare e molto goliardica. Si sente la presenza di Madame. Travolge, ma non colpisce. Voto 6
Geolier “I p me e tu p te” – Totalmente in dialetto napoletano e totalmente suo urban genere. Voto 4/5
Maninni “Spettacolare” -Classico brano sanremese. Ballad dolce e ricorda qualche canzone del passato. Voto 7-
La Sad “Autodistruttivo”– Non si nota la presenza di Zanotti come autore, se non in alcuni cori, ma orecchiabile e sorprendente. Voto 6,5
Gazzelle “Tutti qui”– Totalmente lui. Intimo e tremendamente triste. Indie per eccellenza e non deluderà i suoi fans. Voto 6
Annalisa “Sinceramente” – Ha trovato la sua strada. Travolgente e esplosiva. Voto 9,5
Il Volo “Capolavoro” – Non sbagliano un colpo. Il bel canto, non troppo lirico con voci protagonisti fino alla fine. Voto 9
Alfa “Vai” – Canzone giovanile, simpatica, ma che non lo rappresenta. Ha osato, ma non del tutto. Voto 6
Il Tre “Fragili” – Ballata trap con musica e parole forti. Rivelazione giovanile. Voto 8
Dargen D’Amico “Onda Alta” – Un “Dove si balla” che non ce l’ha fatta. Parole significative, ma la musica non le rispecchia. Voto 4
Mr. Rain “Due altalene” – Classico e ripetitivo. Nulla di nuovo. Ricorda Ultimo in alcune parti del brano. Voto 6+
Ricchi e Poveri “Ma non tutta la vita” – Mood assolutamente rivoluzionario e travolgente. Ti entra in testa e la balli fino alla fine. – Voto 9
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