Arisa: “Esorcizzo la mia vita attraverso le canzoni”

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Arisa torna sul palco dell’Ariston per la settimana volta in gara a Sanremo con il brano “Potevi fare di più” scritto da lei da Gigi D’Alessio.

Sarà una dei 26 Big presenti in gara a Sanremo 2021 e segnerà per Arisa il passaggio alla Believe Digital, come nuova casa discografica, dopo Warner e Sugar, anticipando il nuovo album di inediti in uscita tra aprile e maggio.

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Arisa sarà in gara per la settimana volta a Sanremo 2021 con il brano “Potevi fare di più”, scritto per lei da Gigi D’Alessio. Ph. Bogdan Plakov

Durante la conferenza stampa che anticipa il suo tornare al Festival di Sanremo, dopo aver vinto la gara sia tra le Nuove Proposte che tra i Big, Arisa ha raccontato qualcosa in più sull’autore del brano, Gigi D’Alessio: “Ho scelto di cantare Gigi perché ho sentito una grande verità e autenticità nel suo testo. Agli autori con cui collaboro chiedo ‘Scrivilo per te. Scrivi una cosa che senti tu.’ perché sono sicura che i sentimenti umani sono circolari, quindi a tutti è capitato o capiterà una situazione simile. arrivando a sentire gli stessi sentimenti.

Stimo molto Gigi D’Alessio che è un maestro della musica, ha scritto brani rimasti nella memoria di tutti e ha girato il mondo. Io e Gigi ci siamo trovati a chiacchierare molto delle nostre cose, raccontandoci. Quando è arrivata ‘Potevi fare di più’ mi sono commossa tanto. Gli amori tossici capitano nella vita anche più volte ma ciò che non ti uccide ti fortifica.”

La scelta di chiamare Gigi, che darà anche una mano in via amicale, quanto meno, anche a tutto l’album nel quale Arisa sta mettendo tutta se stessa per esserne padrona e soddisfatta appieno, è dovuta al fatto di volersi avvicinare di più alla sua lingua e e alla sua terra: “Il lucano è troppo complicato come dialetto, così canto il Sud attraverso il dialetto napoletano, anche se non sarà una canzone in lingua.”

Sicuramente questo Sanremo, inizialmente previsto come Festival della Rinascita e poi divenuto della Consapevolezza, non sarà facile con diverse difficoltà e mancanza, ma lo spirito di Arisa, come la maggior parte dei lavoratori dello spettacolo che ci lavoreranno è sicuramente propositiva: “C’è la voglia di ripartire e noi, da intrattenitori, ci proveremo con tutte le forze. Anche se solo una parte dei lavoratori dello spettacolo avrà l’occasione di rimettersi in bolla e ripartire, speriamo possa essere un messaggio per tutti, sperando poi di spaccare tutti quanti e dando il via. Sanremo c’è da 71 anni, non possiamo toglierlo!”

Mancherà la normalità sicuramente, la folla, gli abbracci. Ma anche “la possibilità di percorrere le strade strapiene di gente durante il Festival e imbattersi anche negli imitatori di Pavarotti, Nilla Pizza e tanti altri. Ma mancherà anche poter scambiare due parole con i giornalisti, vis à vis, e il pubblico, che almeno per me, aiuta tantissimo a capire se stai facendo bene o male.”

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“Mi mancherà la normalità di Sanremo: le strade piene di gente, le chiacchiere con i giornalisti in presenza e incontrare gli imitatori di grandi artisti come Pavarotti e Nilla Pizzi.” ha raccontato Arisa. Ph. Bogdan Plakov

Nel frattempo Arisa si sta comunque godendo l’esperienza ad Amici, nuova, nella quale si prende davvero a cuore la sorte dei ragazzi all’interno del talent show di Maria De Filippi, appassionandosi realmente a loro e provando a dare una mano nel suo piccolo.

Per il futuro Arisa auspica ovviamente un ritorno a poter cantare ed esibirsi live come un tempo “perché mi ha fatto molto male, alla Casa del Jazz, quest’estate, dover scappare appena finito il live e salutare le persone che erano venute per me dalla finestra come fossi il Papa. Ma bisogna adattarsi in qualche modo e sconfiggere le minacce esterne. Piacerebbe anche a me fare un live streaming, facendo uno spettacolo differente. Io vengo dalla Basilicata dove ci si adatta a tutto, quindi per me va tutto bene.”

Tornando al brano sanremese Arisa ha affermato che molte persone potrebbero rivedersi e risentirsi in quello che canta, proprio perché il lockdown ha messo tutti a dura prova, costringendo ogni singolo nella coppia a pensare realmente al proprio ‘qui ed ora’ all’interno di uno spazio costretto: “Citando Tiziano Ferro, ‘L’amore è una cosa semplice’ e quando stai bene con una persona ci stai bene e basta. Il tempo per essere felice è poco quindi è inutile perdere tempo ad essere cattivi, invidiosi; usiamolo piuttosto per rendere felici gli altri e rendere felici noi.”

Arisa ci ha insegnato in questi anni a cambiare, sperimentare e rinnovarsi “perché io sono molto curiosa”. E questo spiega la collaborazione con i Club Dogo, il doppiaggio, la conduzione anche dello stesso Festival avendo la possibilità di cambiare anche nel look ogni volta.

“La voce crea anche un’estetica. Quando c’è solo la voce puoi creare un mondo, ma quando poi si mostra ci deve essere una credibilità anche nella figura. Se ‘Sincerità’ non avesse avuto quella ragazzina con gli occhialoni e i calzettoni, probabilmente non avrebbe avuto lo stesso successo. Sono un po’ trasformista e camaleontica come David Bowie, senza voler essere troppo blasfema. In una sua intervista lui disse che stando a contatto con una persona ne assorbiva il dialetto, il taglio dei capelli e così via e devo dire che piace molto anche a me.

Sono un’esteta e un’estetista e mi piace cambiare perché mi dà sempre nuovi punti di vista.” Vedremo quindi come si presenterà Arisa alla sua settima partecipazione al Festival di Sanremo, con la speranza di emozionarci ancora una volta con la sua splendida voce e la sua grande grinta con “Potevi fare di più”.

 

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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