Modì: “L’amore è un Dio” e non ha bisogno di religioni per poter essere vissuto.

Modì

Modì è stato uno degli ospiti dell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, nella quale ha presentato il suo singolo “L’amore è un Dio”.

Modì oltre a raccontare l’origine del suo secondo singolo, ci ha anticipato il mood dell’album uscito l’11 Maggio, raccontato dell’amore per la musica e per il suo quartiere e di tutti i suoi progetti futuri.

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Modì “L’amore è un Dio”

Ecco quello che ci ha raccontato Modì:

“Siamo in compagnia di Modì per parlare del suo nuovo singolo “L’amore è un Dio”, che con queste sonorità anni ‘70 e ‘80 racconta l’amore all’interno del quartiere di Torpignattara tra religioni e culture diverse… Ci racconti com’è nato?”

Un mio amico, che è anche socio dell’etichetta discografica di cui sono fondatore “Oltre le mura Records”, tornando dalla visione del film “Bangla”, mi disse: “Ma una canzone sul film Bangla?” “Chi lo sa…” risposi io. In effetti tutto parte dall’idea del film, il rapporto tra culture diverse, l’amore tra due ragazzi poco più che adolescenti di cultura musulmana e italiana. La canzone parla dell’amore che, di per sé, è un Dio e che non ha bisogno di religioni per poter essere vissuto. Non esistono barriere, muri. L’amore è un sentimento, qualcosa di così forte, inspiegabile. Nella sua complessità, rimane un sentimento semplice. 

“Il brano è ispirato anche dal film “Bangla” di Phaim Bhuiyan. Cosa ti ha colpito di quest’opera e quanto vieni influenzato nella tua musica dai film e serie che vedi?”

Un film può essere fonte di ispirazione, come lo può essere la strada, una giornata di sole, un ricordo, qualsiasi momento della vita che provoca dentro di te quella scintilla che poi fa diventare, in parole e in musica, un pensiero, un’immagine. Non è esclusivamente un film che può darmi il là per costruire, per creare una canzone, ma un insieme di tante sensazioni ed emozioni che si provano. 

“E’ il secondo singolo estratto di “Tsunami” che sarà il tuo nuovo album in uscita l’11 maggio. Qual è il concept di questo nuovo lavoro? Cosa ci puoi anticipare e raccontare?”

Il disco nasce per raccontare il mio quartiere dove vivo da più di vent’anni che è Torpignattara. Un quartiere multietnico, multiculturale. Volevo raccontare la diversità come senso di appartenenza, ma anche come modo di vivere, di essere in maniera positiva. Raccontare la bellezza tramite la diversità.

“Ti sei laureato in scenografia e costume all’Accademia di Belle Arti qui a Roma. Quando si potrà nuovamente poter proporre un tour e dei live, ti occuperai anche di tutto il setting con scenografie e costumi particolari?”

Se vi è possibile, perché no. Molte produzioni hanno dei costi di un certo tipo. Se si potranno affrontare, visto anche il periodo storico e sociale che stiamo vivendo, sarebbe molto bello. L’importante sarà però tornare a suonare, a fare quello che sappiamo e che amiamo fare. 

“Cosa ti aspetti dal futuro nel tuo ambito artistico? Con quale artista ti piacerebbe collaborare?”

Il futuro è incerto, ma l’incertezza in questo momento va messa da parte. Noi ci prepariamo ad affrontare dei live con entusiasmo e con piacere, sperando che le cose piano piano possano cambiare. Nel frattempo continuerò a scrivere e produrre altro. Ho già collaborato in passato con Alessio Bonomo e ci sono un sacco di artisti, amici e non, con cui mi piacerebbe collaborare: Paolo Zanardi Morgan, che ho sempre stimato tanto. Sono tantissimi artisti, anche con chi non c’è più fisicamente, ma rimane vivo artisticamente e da cui prendiamo spunto, idee sempre buone.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

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