Festival di Sanremo 2022: il commento della 1a serata. “Brividi” per Mahmood & Blanco, delusione per Massimo Ranieri

Festival di Sanremo 2022

“Bentornato al pubblico, qui all’Ariston!”, così ha esordito Amadeus la prima serata del Festival di Sanremo 2022, scendendo le scale della scalinata di Gaetano Castelli, che per il 20° anno firma la scenografia per Sanremo.

Amadeus ha così aperto le danze al Festival di Sanremo 2022 che rivede dopo un anno di pausa il ritorno del pubblico, seppure con mascherina, a riempire la sala del teatro Ariston e tributare applausi o dissensi anche ai brani in gara di questa edizione.

Festival di Sanremo 2022
Ornella Muti è stata la prima donna della serata inaugurale di Sanremo 2022

Grandi aspettative; alcune confermate, altre deluse, hanno infiammato la terza edizione del Festival di Sanremo targato Amadeus, con il ritorno al suo fianco anche dell’amico fidato Fiorello. I migliori in assoluto Mahmood & Blanco, Michele Bravi e Noemi, mentre deludente il brano del bravissimo Massimo Ranieri e i pompati Rkomi e Dargen D’Amico, che presentano dei brani mediocri al primo ascolto.

Ad aprire l’edizione è stato Achille Lauro a petto nudo con la Harlem Gospel Choir con il brano “Domenica”, una demo di “Rolls Royce”, che non fa risplendere le qualità istrioniche a cui ci ha abituato, anche se sicuramente provocherà polemiche per i più puristi. Abbiamo però capito che Achille Lauro vuole sottolineare di aver fatto il fisico.

E’ Ornella Muti invece, la donna che presenterà insieme ad Amadeus la prima serata, che introduce Yuman, vincitore di Sanremo Giovani 2022 a Dicembre, con “Ora e qui”, brano dalle sonorità soul, che cresce nel ritornello, anche se la sua pronuncia un po’ alla francesce non si capisce bene. E’ il turno poi di Noemi sempre più raggiante in un brano che è molto complicato e che cresce e carica man mano che i secondi di “Ti amo non lo so dire” scorrono.

Noemi
Noemi scende le scale della scenografia di Gaetano Castelli per cantare “Ti amo non lo so dire” in gara a Sanremo 2022

 

Un po’ di richiami a “Vorrei la pelle nera” il brano “Apri tutte le porte” di Gianni Morandi, scritto da Jovanotti, che porta sempre il buon umore con un ritornello che entra subito in testa, ed è anche il primo a citare il Fantasanremo alla fine della sua esibizione, regalando i primi bonus a chi lo ha scelto in squadra.
E’ poi il momento ‘del Mattarella dell’intrattenimento’, che ‘ha zero voglia di stare qui’, ovvero il ritorno di Fiorello sul palco dell’Ariston, per la terza volta consecutiva “sono il booster dell’intrattenimento!” E così il vecchio amico di Ama, Ciuri, scherza con il direttore artistico che ormai si è appropriato del Tg1 con tutti gli annunci del Festival; “forse l’avranno scambiato per un virologo. Ma non ti far vedere dai Jalisse, che hanno il dente avvelenato con te, e sono pronti a darti ‘Fiumi di legnate’!”
Ma ovviamente non si può non giocare sull’anatema, ribattezzato AMATEMA, di Fiorello dell’anno scorso: a chi verrà dopo di noi, auguro tanto pubblico in sala ma un ascolto bassissimo. L’unico modo per superare la sfiga è far baciare Amadeus e il direttore di Raiuno Stefano Coletta in bocca, con mascherina FFP2 munita di bocche.
Super vibes anni ’80 per il brano che portano in gara La Rappresentante di Lista con il loro balletto sul ritornello di “Ciao ciao”, che diventerà presto virale. Intonazione impeccabile anche nel suo secondo Festival di Sanremo per Michele Bravi con la delicata “Inverno dei fiori”, bella ed elegante, anche se “Il diario degli errori” era di un livello superiore.
I Maneskin vengono introdotti con uno speciale dietro le quinte, con Amadeus che uscendo dall’Ariston li carica dall’Hotel Globo sul golf kart per poi portarli giustamente all’interno del teatro per farli suonare giustamente “Zitti e buoni” con un Ariston finalmente pieno di pubblico. Si torna alla gara con Massimo Ranieri che porta un brano molto classico con “Lettera di là dal mare” che però non convince appieno in questa prima esibizione e che ricorda nel ritornello “Piccola anima” di Ermal Meta ed Elisa.
I primi brividi veri arrivano con Mahmood & Blanco con il loro duetto “Brividi” perfetto per scrittura, melodia, interpretazione e armonia dei due artisti, che non usano nemmeno l’autotune. E’ il momento dell’ospite sportivo, l’altissimo Matteo Berrettini che è diventato il numero sei nel tennis mondiale, che scherza con Fiorello e la famiglia del tennista che è seduta in platea.

Ana Mena è la mia quota guilty pleasure trash di questa edizione: perfetta per rappresentare la Moldavia all’Eurovision Song Contest, mentre nella gara di Sanremo 2022 potrebbe arrivare ultima con la sua “Duecentomila ore”. Rkomi vestito sempre a mo’ di serial killer presenta “Insuperabile”, osannata al primo ascolto della critica, ma che non sembra fare centro alla prima esibizione.

“Coraline” è il brano che fa tornare i Maneskin ad esibirsi sul palco dell’Ariston e che fa commuovere Damiano per il pezzo toccante suonato anche da dove tutto il successo internazionale è iniziato solo undici mesi fa. Anche Dargen D’Amico non fa centro con la sua “Dove si balla” che assomiglia più ad una sigla di un cartone animato come quella dei Pokemon più che ad un brano spiritoso e frizzante.

Sulla nave da crociera Costa Toscana, Fabio Rovazzi e Orietta Berti hanno fatto gli onori di casa introducendo l’esibizione di Colapesce e Dimartino con la loro hit dell’anno scorso “Musica leggerissima”. Infine la gara si è conclusa con Claudio Gioè, protagonista di “Màkari”, che ha presentato Giusy Ferreri, sofisticata in “Miele” che forse non la mette perfettamente a fuoco, ma che non fa gridare nemmeno alla scandalo.
Ana Mena
Amadeus presenta Ana Mena, in gara con il brano “Duecentomila ore”, che per la sala stampa è risultato al momento l’ultimo classificato
Prima dell’esito della classifica finale di questa prima serata è il momento di introdurre anche i Meduza, che con i loro grandi successi di musica elettronica, accompagnati anche da Hozier, fanno ballare veramente tutto l’Ariston; a cui seguono i momenti di ricordo di Ornella Muti e la presentazione della fiction di di “Don Matteo 13” con Raoul Bova e Nino Frassica.
La classifica della sala stampa nella prima serata vede:
12. Ana Mena “Duecentomila ore”
11. Yuman “Ora e qui”
10. Giusy Ferreri “Miele”
9. Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir “Domenica”
8. Rkomi “Insuperabile”
7. Michele Bravi “Inverno dei fiori”
6. Noemi “Ti amo non lo so dire”
5. Massimo Ranieri “Lettera di là dal mare”
4. Gianni Morandi “Apri tutte le porte”
3. Dargen D’Amico “Dove si balla”
2. La Rappresentante di Lista “Ciao ciao”
1. Mahmood & Blanco “Brividi”

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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