Giusy Ferreri: “La classifica fa sempre paura. Mi spiace non sia ancora arrivata “Miele”, ma spero potrà arrivare nei prossimi giorni”

Giusy Ferreri

Giusy Ferreri torna sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2022 con il brano “Miele”, a distanza di cinque anni dalla sua ultima partecipazione.

Torna in una veste nuova anche per il fatto che Giusy Ferreri è in gara quest’anno da mamma, con la sua piccola di 4 anni e mezzo che la segue da casa, in questa nuova avventura che anticipa il nuovo lavoro discografico “Cortometraggio”.

Giusy Ferreri
Ecco la cover ufficiale del nuovo album di Giusy Ferreri “Cortometraggio” che uscirà il 18 febbraio 2022

Giusy Ferreri ha raccontato, durante la conferenza stampa per la presentazione di “Miele”, come mai nella performance fossero stati inseriti un grammofono e un megafono: “E’ una scelta artistica mirata. “Miele” rimanda ad un mondo retrò, con la voce che assume queste sonorità passate come se arrivasse da un grammofono. L’unico modo per riprodurre l’effetto, dato che non è amplificato, era usare un megafono nautico per riprodurre questo suono vintage.”

Questa cornice un po’ favolistica, retrò e piena di rimandi cinematografici, è una perfetta cornice dell’album “Cortometraggio”, che Giusy Ferreri pubblicherà il 18 febbraio, con dodici tracce versatili, come se fossero tanti piccoli film a partire anche dal brano “Federico Fellini”, scritto da Diego Mancino che omaggia proprio il grande regista italiano

Il rimando quindi della voce all’inizio e nello special è per portare l’atmosfera di “Miele” indietro nel tempo, come se uscisse da un grammofono posizionato accanto al direttore d’orchestra Enrico Melozzi. “I ‘tu no, tu no’ iniziali mi sembravano proprio quelli che pronuncia un regista mentre si sta girando una scena, e nello special, dove c’è la rottura del racconto, mi sembrano i due punti chiave in cui inserire l’effetto.”

Il brano in gara a Sanremo 2022 segna un altro passo e cambio nella carriera di Giusy Ferreri, che però non vuole essere troppo diretto: “ha un testo semplice e diretto e mi piaceva l’idea di arrivare comunque in maniera sobria; non volevo portare uno stacco così marcato dal mio percorso di brani pop freschi, ma volevo immaginare qualcosa di diverso, con originalità.” 

Giusy Ferreri
Giusy Ferreri durante la conferenza stampa del singolo “Miele” in gara a Sanremo 2022

Ha poi analizzato le sue esperienze nei precedenti Festival di Sanremo dove ogni anno ha portato qualcosa di diverso per la sua carriera: “Nel 2011 avevo portato venature più rock; “Ti porto a cena con me” invece era la classica ballad, mentre già con “Fa talmente male”, scritto anche quello da Takagi & Ketra, avevo portato un brano energico e pop, con vena melodica un po’ retrò nell’inciso dei ritornelli.”

Nella serata delle cover Giusy Ferreri porterà “Io vivrò (senza te)” del grande Lucio Battisti: “Volevo omaggiare un brano italiano, molto intenso ed anche perché è un grande brano della musica italiana. Lo volevo intenso, con vena malinconica differente di “Miele”. Non l’ho mai immaginato come duetto con due voci, ma ho pensato subito ad Andy dei Bluvertigo, che arriverà con la sua piattaforma creando una magia di suono molto ricercata.”

Sulla prima classifica di ieri sera, Giusy dice di essere rimasta un po’ delusa dal 10° posto riservatole dalla sala stampa: Quando arriva la classifica è un po’ demolitorio per la paura del posto. Non mi immaginavo decima ma lo si accetta. “Miele” è orecchiabile e originale dal mio punto di vista, ma forse non è arrivato bene. Mi piace spaziare, forse non è arrivato, forse arriverà.”

Tra gli altri sfidanti in gara, quelli della prima serata, dal poco che ha visto a Giusy sono arrivati molto i brani di Gianni Morandi e La Rappresentante di Lista, con il brano di Mahmood e Blanco che è davvero ottimo. Per la seconda serata invece dice di avere grandi aspettative su Elisa, Fabrizio Moro e Le Vibrazioni.

Dal 18 febbraio quindi uscirà il nuovo album “Cortometraggio”, un album molto maturo sul quale ha lavorato quattro anni, anche se avrebbe voluto farlo uscire già due anni fa; ma la pandemia ha bloccato tutto. “Tutte le tracce hanno qualcosa da raccontare di molto intenso; da “Il diritto di essere felice”, regalatomi da Marco Masini, a “Quello che abbiamo perso”, fino a “Cuore sparso” di Giovanni Caccamo dove il cuore si identifica nella vita di tutti i giorni tra eventi e persone a cui siamo vicine, rapito anche dai drammi e dalle cose positive della vita.”

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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