BLVRD: “Dovrei iniziare a vedermi meglio di quello che penso, perché alle volte sono forse troppo autocritico.”

BLVRD

La Hit Chart Top 20 è tornata in diretta; e dopo la pausa estiva riprendiamo proprio da dove avevamo lasciato. BLVRD è il primo ospite della nuova stagione, dopo essere stato l’ultimo della scorsa (che potete trovare a fondo pagina).

Con BLVRD abbiamo parlato del suo nuovo brano “Scrivanie”, della sua estate con il primo singolo, dei prossimi progetti in ballo e della possibilità anche di scrivere in futuro per qualche artista.

BLVRD
Ecco la cover ufficiale del secondo singolo di BLVRD dal titolo “Scrivanie”

Ecco quello che ci ha raccontato BLVRD durante l’intervista:

“Torna a trovarci BLVRD, ultimo ospite dell’ultima puntata della seconda stagione e primo ospite della nuova. Siamo qui oggi per parlare di “Scrivanie”, uscito il 9 settembre, nel quale racconti il legame di una relazione passata difficile da far andare via… Ce la racconti meglio?” 

Una relazione, che nel mio caso è di amore, ma può essere anche di amicizia o altri tipi di amore, nella quale ti trovi improvvisamente da solo e capisci che non riesci a lasciare questa persona, per la paura di rimanere da solo a pensare su quello che stai facendo, sul futuro. La paura dell’ignoto ti porta a mantenere in piedi una relazione che in realtà è già finita e la canzone racconta proprio di questo mio pensiero, fatto appunto su una ‘scrivania’ da cui poi il titolo del brano. Volevo dare un’immagine a quello che scrivevo e l’ho fatto con “Scrivanie”.

“Come è andata questa estate musicale? Cosa hai fatto? Sei contento del percorso del tuo primo brano “Dammi un’ora”?”

Niente… no a parte gli scherzi, ho scritto tanto, mi sono riposato e mi sono chiuso in studio per scrivere tantissimo. Sono stato molto soddisfatto perché per un emergente, semi indipendente come me, non è mai facile emergere e farsi notare da qualcuno; anche perché in questo periodo storico riuscire a trovare uno spazio nella musica è piuttosto complicato. Ma i risultati di “Dammi un’ora” sono stati sorprendenti più di quanto potessi mai pensare e mi ha fatto capire che mi dovrei vedere meglio di quanto penso, perché sono forse alle volte anche troppo autocritico. Abbiamo fatto anche dei live fantastici e quindi posso dire che è andata alla grande.

“Quali sono gli artisti con i quali ti piacerebbe collaborare per un featuring? Hai mai pensato di scrivere invece per qualcuno?”

In realtà ci sono due, tre persone che ho conosciuto dal mio produttore che mi hanno fatto tanti complimenti per come scrivo e gli piace la mia penna e mi hanno chiesto se avessi piacere a scrivere per loro. Ci ho pensato, anche perché sono uno che scrive abbastanza velocemente e sforno testi in continuazione. Di alcuni amo melodia e testo ma non riuscirei a cantarli perché non sono nelle mie corde e quindi ho pensato in futuro di continuare parallelamente alla mia musica il lavoro di autore per altri artisti.

Sono un patito dell’underground, soprattutto americano, ma nella scena attuale forse direi Calcutta, che seppure totalmente diverso dal mio mondo musicale, mi piace molto come scrive che mi cattura sempre. E’ assolutamente punk per me!

“Quando la musica diventa un vero e proprio lavoro e non un semplice hobby, qual è l’aspetto che reputi peggiore e quello invece che te ne fa innamorare ancora di più?”

Un aspetto che sono in realtà due, ovvero due facce della stessa medaglia: diventare popolare. Dover stare dietro i social è veramente una fatica per me; sono micidiali, sono molto più per il contatto diretto e dal vivo; ed andando avanti anche l’intimità magari di andarsi a prendere un caffé con qualcuno diventerebbe impossibile. Adesso con i social in realtà non sei nemmeno più libero in casa tua se vogliamo dire la verità.

 

Questo invece quello che BLVRD ci ha raccontato nella puntata finale di stagione del 27 giugno 2022:

BLVRD
Questa è la cover del primo singolo di BLVRD che segna il suo debutto musicale dal titolo “Dammi un’ora”

“Siamo in compagnia di BLVRD che il 10 giugno è uscito con il suo primo singolo “Dammi un’ora”. Qual è stata l’emozione di sentire finalmente il proprio lavoro su tutte le piattaforme e in radio? Ci racconti come è nato questo tuo biglietto da visita?”

Ti ringrazio intanto perché nessuno mi aveva ancora fatto questa domanda: è stato sicuramente un bell’effetto perché quando si lavora con la musica o altre forme d’arte, vedere qualcosa che si concretizza poi dà davvero una grande soddisfazione, vedendo poi materialmente tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti. “Dammi un’ora” l’ho scritto in un’ora letteralmente, non l’ho modificato quasi per niente il testo e durante un periodo di ansie, che ho continuamente, l’ho scritto di getto, tirando fuori tutto quello che avevo dentro.

“Pur giovanissimo nella tua vita hai dovuto affrontare alcune difficoltà e come si suol dire rimboccarsi le maniche. Quanto la musica è stata utile nei momenti più difficili?”

La musica è stato tanto utile nella mia vita: un 50% scriverla e inventarla e un 50% ascoltare quella di altri artisti. I miei testi sono quasi un diario personale di sfogo, dove butto tutto quello che sento e provo. E’ il mio angolo tranquillo dove confrontarmi con me stesso, perché un conto è vivere qualche situazione e un conto è mettere quelle esperienze nero su bianco.

“Hai avuto una belle esperienza anche negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio ed effettivamente i tuoi rimandi musicali si fanno tipicamente anche al punk-rock americano: quali sono i tuoi artisti di riferimento?”

I miei artisti di riferimento, da cui ho preso molto, sono YUNGBLUD e Machine Gun Kelly che negli USA era la musica che si sentivano i miei compagni di football che avevo nella stessa stanza. Sono cresciuto con i vari film americani alla High School Musical e seppure ho ascoltato molta più musica italiana, il punk-rock americano è quello che mi ha ispirato di più. E poi il punk-rock è molto più rap di quanto si possa pensare, ma in Italia arriva tutto molto più in ritardo.

“Stai lavorando già al tuo album? Cosa ci puoi raccontare a riguardo? Ci saranno delle date live durante quest’estate?”

Il 10 luglio sarò al Monk per “La città sommersa” dove faro “Dammi un’ora” in versione acustica, per essere fedele alla linea del format del Monk. In realtà poi io avrei già pronto un album intero e sto aspettando con il mio produttore Mastro per capire come muoverci al meglio, in attesa poi di far uscire a settembre il secondo singolo che è già pronto, prodotto e finito. Ma non smetterò di scrivere perché è la mia terapia continua!

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

View All Posts

Lascia un commento