Kenai: “Fin dalla notte dei tempi c’è stato sempre il bisogno di comunicare e la musica sicuramente è uno dei mezzi più forti per potersi esprimere e la cosa che vince sempre è essere sinceri e veri.”

Kenai

Kenai è stato nostro ospite nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 per raccontarci del suo ironico singolo “Calzini bucati”.

Un titolo ironico che però nasconde anche delle problematiche importanti: abbiamo chiacchierato di questo con Kenai oltre a parlare dell’importanza della musica per lanciare messaggi, da cosa nasce il suo nome d’arte, quali sono i suoi artisti di ispirazione e tutti i prossimi progetti.

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Questa è la cover ufficiale del singolo di debutto di Kenai dal titolo “Calzini bianchi”

Ecco quello che ci ha raccontato Kenai durante l’intervista:

“Diamo il benvenuto a Kenai che ci presenta oggi il suo singolo dal titolo molto simpatico “Calzini bucati” uscito a fine settembre, nel quale ci sono molte metafore legate al cibo dopo la fine di una relazione. Ci racconti meglio di questo brano?”

Nasce a Gennaio e venivo da un periodo strano della mia vita, pieno di cambiamenti. Arrivato in studio ho parlato di quello che mi stava succedendo ed è nato “Calzini bucati”, che è un brano a cui sono molto legato e che mi rappresenta molto; per questo l’ho anche scelto come biglietto da visita. Sono molto contento che sia proprio “Calzini bucati” il brano che mi presenta nel mondo della musica, perché quando qualcosa di tuo riesce a toccare qualcuno, anche una sola persona per me dice veramente tanto.

“In questo brano che porta influenze indie-pop tu svisceri il problema del DCA (disturbo del comportamento alimentare). Quanto è importante mandare messaggi importanti anche attraverso la musica? Sono più efficaci?”

Sicuramente sì. Solitamente mi rompo le scatole ad ascoltare molto facilmente un’assemblea o chi parla solo; quindi direi che assolutamente la musica, o l’arte in generale, riescono a veicolare messaggi molto importanti in maniera forse più semplice per il pubblico. Fin dalla notte dei tempi c’è stato sempre il bisogno di comunicare e la musica sicuramente è uno dei mezzi più forti per potersi esprimere appieno e far arrivare il proprio messaggio. Certo poi ognuno può leggerci qualcosa di suo e di diverso e la bellezza della musica che si rigenera, tornando e collegandosi ad altre cose, è la sua forza; vedi per esempio il brano di Kate Bush per “Stranger things”. E’ importantissimo essere veri e sinceri.

“Anche per te non possiamo esimerci dal chiederti da dove viene il nome Kenai… come è nato?”

Nasce da un cartone, precisamente dal cartone Disney “Koda, fratello orso”, nato più o meno quando sono nato io nel 2003. Racconta di questo orso che si ritrova senza madre e quest’altro orso, Kenai, si trova a prendersi cura di questo fratello, in maniera che può sembrare anche un po’ antipatico ma è fatto con il cuore. Non mi reputo antipatico, ma secondo me un vero amico ti dice le cose vere e reali in faccia.

“Il tuo ascolto musicale spazia davvero su più generi e addirittura decenni, andando a pescare dagli anni ‘70-’80 fino ai giorni nostri. Sei giovanissimo, ma se dovessi identificare un artista che ha segnato la musica del passato, chi sceglieresti? E uno invece delle nuova generazione che rimarrà?” 

E’ una domanda da un milione di dollari, ma sicuramente tra tutti chi mi ha segnato da sempre è Michael Jackson, ma credo un po’ per tutti. Ho qui con me il vinile di “Thriller” che è l’album più venduto di sempre al mondo non a caso e secondo me gli anni ’70 e gli anni ’80 hanno davvero prodotto il meglio della musica mondiale, che rimane tutt’oggi ed è sempre attuale. Anche i trend di TikTok arrivano a rispolverare canzoni del passato.

Per la nuova generazione secondo me l’erede potrebbe essere Bruno Mars. E’ un artista di un altro livello, ha vinto Grammy Awards, performa, ha cambiato stile con Silk Sonic, canta dal vivo, balla. Poi non a caso anche lui ha Michael Jackson come idolo tanto che quando uscì “The lazy song” ero giovane e mi sembrava avessero utilizzato la voce di Michael addirittura. Ma nello stesso tempo è diverso perché i brani con Anderson .Paak hanno influenze swing, R’n’B che sono differenti da hit mondiali come “Grenade” per esempio.

“Come proseguirà la tua carriera artistica? Quali sono i prossimi progetti che ci puoi anticipare?”

Ci sono Paci e Jax che ci stanno ascoltando e quindi non posso dire molto. Abbiamo diversi brani pronti e vi posso solo dire di aspettarvi qualcosa di un po’ più maturo nelle prossime settimane, ma non posso svelarvi di più. Sono comunque molto soddisfatto.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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