Argo: “Metà settembre” è un brano che non ho capito subito appena scritto, ma che mi ha completamente messo a nudo in maniera naturale.”

Argo

E’ stato nostro ospite, nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 Argo che ci ha presentato il suo ultimo singolo “Metà settembre”.

Argo che ci ha raccontato del suo ultimo lavoro, dell’amore per la musica, delle varie collaborazioni e di tutti i suoi progetti futuri.

Argo
Ecco la cover del nuovo singolo di Argo “Metà settembre” che anticipa l’uscita dell’EP

Ecco quello che ci ha raccontato Argo durante l’intervista:

“Siamo in compagnia di Argo per parlarci del tuo ultimo singolo “Metà settembre”, uscito il 30 settembre. Una ballad che poi esplode nel ritornello ed ha due fasi nella costruzione, proprio tra strofe e ritornello. Ci racconti come è nato?”

Ti dico la verità: è l’unico brano che non ho capito quando l’ho scritto. Nel senso che le strofe sono sconclusionate perché io butto fuori quei pensieri che non si riescono a ordinare e che ti fanno perdere perfino la cognizione del tempo. Nel ritornello c’è poi questa realizzazione che, mentre l’ho scritta, non ho capito subito. Una volta cantata live invece è stata più chiara come se fosse il ritornello di un’altra persona. E’ stato uno sfogo quasi automatico, uscito senza pensarci e senza ragionarci più di tanto. La cosa bella è che il mio produttore aveva già capito tutto molto prima di me. Quando l’ho scritta ero molto stanco, questo si. 

“Il precedente brano “Mi hanno detto che” era invece un brano spoglio di tanta strumentazione, dove prevale solo ed esclusivamente un piano unito al tuo sfogo urlato. E’ stato difficile mettersi così a nudo?”

Feci una canzone che si chiamava “Nudo” dove, per l’appunto, l’intento era mettersi a nudo in quella canzone. Poi ho notato che nonostante fossi a parlare di me ne è uscita una bellissima sperimentazione con Mochi. Mi sono reso conto che avevo una necessità ancora incompiuta: non mi ero ancora sentito “messo a nudo”. Quindi posso dire che è stata una vera e propria intenzione farlo, non mi ha dato nessuna difficoltà e tanto meno fastidio. Quando si hanno delle cose da dire e una volta dette possono mandare giù la pillola in maniera più facile, è terapeutico.

“Da cosa nasce il tuo nome d’arte e quali sono i tuoi artisti preferiti? C’è qualcuno con cui ti piacerebbe collaborare?”

Mia mamma aveva un cane tantissimo tempo fa, io ancora non c’ero. Di base mio zio aveva portato a mia madre questo cane perché l’aveva trovato per strada e insieme hanno scelto di chiamarlo così. Argo, come il cane di Ulisse, di Nessuno. In maniera abbastanza spontanea, pensando solo a questo collegamento di Argo spirito libero, cane randagio. Mi è piaciuto questo significato, ma non solo: il vero aspetto è stata la fedeltà di Argo di Ulisse. Un insieme si di libertà, ma soprattutto di fedeltà a chi si vuole regalare. Ormai tutti mi chiamano Argo, compreso la mia fidanzata.

Per i miei artisti preferiti potremmo stare qui a parlare per ore, ma ti riassumo che in Italia cantautorato principalmente Vasco Rossi e Rino Gaetano che ci sono cresciuto appena ho approfondito il discorso musica e mi sono fatto la mia cultura personale. Per quanto riguarda gli emergenti del momento, mi incuriosiscono molto Jack Kays e 070 Shake. Probabilmente al momento mi piacerebbe collaborare con Gli Psicologi, molto vicini al mio mood. Senza volerlo mi ha condizionato molto con la loro primissima canzone “Diploma”, nonostante i facessi rap. Mi ha portato a rivalutare le mie scelte, sperimentando un po’ di più.

“Sei uno degli artisti della cosiddetta “Generazione Z”. Essendo molto giovane quindi qual è il tuo rapporto con i social e i talent show? Come ti approcci a loro?”

Non mi approccio; nel senso che quando mi ricordo di postare o scrivere qualcosa lo faccio. Fosse per me farei soltanto musica, però poi capisco che razionalmente parlando, è la faccia della stessa medaglia che serve. E’ indispensabile al momento. Scendo a compromessi con gli anni che vivo e con il momento storico. Riconosco la loro utilità e vanno accompagnati con tanta consapevolezza e poca superficialità. 

“Per il futuro cosa ci dobbiamo aspettare? Stai già lavorando ad un nuovo album e ad un tour nei club?”

Il 21 Ottobre esce l’EP che si chiama “Un giorno”. Ha sei tracce di cui due sono già uscite. E’ uscita tutta la tracklist e tutto su Instagram e quindi si piò andare a leggere se si è interessati. Al momento mi sto soffermando sull’organizzazione di questo progetto qui che portiamo avanti da un anno e mezzo. Ho già tantissime idee e come si dice, chi vivrà vedrà.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Lascia un commento