Ieri, giovedì 19 novembre, è andato in onda il terzo live di X Factor che ha visto la doppia eliminazione di Blue Phelix nella prima manche degli inediti, e di Vergo al ballottaggio finale contro Mydrama, dopo le precedenti eliminazioni di Eda Marì, Manitoba e Santi.
Come successo con Roccuzzo, qualche settimana fa, abbiamo avuto il piacere di ospitare telefonicamente Leo Meconi, anche lui eliminato ad un passo dai live nella squadra di Emma.
Durante l’ospitata nella puntata della Hit Chart Top 20, Leo Meconi ci ha raccontato la sua esperienza ad X Factor, del nuovo singolo “Angels & Outlaws” e del magico momento vissuto a 12 anni con Bruce Springsteen.
Ecco quello che ci ha raccontato durante l’intervista:
“Parliamo del tuo nuovo singolo “Angels & Outlaws”, nato proprio durante questi terribili mesi del 2020 da un’immagine che ti ha particolarmente segnato… Ci spieghi meglio di cosa vuoi parlare in questo brano?”
E’ un brano che ho scritto verso la fine del lockdown, tra aprile e maggio, e sia il titolo “Angeli e fuorilegge” che proprio la canzone sono nati dal video, che ha fatto il giro del web, dove un ragazzo a Rimini correva sulla spiaggia ed è stato inseguito da droni e dalla polizia. Da lì mi è venuta in mente l’idea: una cosa prima normale che diventava improvvisamente fuori legge, anche se poi la canzone parla comunque in generale di questa situazione difficile che stiamo vivendo.
“E’ uscito anche il videoclip del brano qualche giorno fa…”
Esatto! E’ uscito su youtube il video che racchiude alcune immagini che avevo visto io nella mia testa mentre immaginavo il testo
“Anche per te, come successo con Roccuzzo, nostro ospite qualche puntata fa, l’esperienza ad X Factor è finita prima dei live. Speravi di essere scelto tra i tre sinceramente? Come sei rimasto della scelta di Emma?”
Ovviamente ci speravo e ci credevo, come tutti noi cinque. Siamo tutti bravissimi secondo me ed Emma ha fatto comunque le sue scelte e va bene così. E’ stata un’esperienza bellissima, mi sono molto divertito anche con i ragazzi a Roma, quando abbiamo girato quest’estate le puntate. E’ un programma che seguivo fin da piccolo, quindi il mio sogno è stato da sempre poterlo vivere da dentro.
“Ora senza togliere niente ad Emma e X Factor, tu seppure giovanissimo, puoi annoverare nella tua carriera un duetto di chitarra a soli 12 anni con la leggenda Bruce Springsteen che ti ha definito “Guitar man”. Facci sognare e ricordaci quei momenti…”
Ero davvero piccolo. Avevo dodici anni all’epoca ed ero andato con questo cartellone con scritto “Posso suonare la chitarra con te?”. Bruce Springsteen mi ha visto ad inizio concerto e sul finale con “Dancing in the dark” mi ha fatto salire sul palco e veramente suonare con lui. E’ stato bellissimo ritrovarsi davanti al mio mito di sempre e dopo avermi nominato anche “guitar man” mi sono messo a scrivere musica, tra cui anche un brano intitolato proprio “Guitar man”.
“Ma lì per lì avevi realizzato cosa stava succedendo?”
Sì sì! Appena salito sul palco mi tremavano un sacco le gambe perché ero davanti ad 80.000 persone di cui non si vedeva la fine. E’ stato bellissimo ma lì per lì ero completamente ingessato perché pensavo “Oddio… adesso cosa succede?”. Rivedendo dopo i video ho capito meglio sicuramente. Adesso è passato un sacco di tempo e mi sembra normale per quante volte l’ho rivissuto e mi sembra vecchia anni luce.
“Il tuo primo lavoro discografico è stato prodotto da Dodi Battaglia, dei Pooh, che in questi giorni hanno subito un lutto gravissimo. Che è esperienza è stata lavorare con un’altra leggenda vivente della musica italiana? Qual è il consiglio più bello che ti porti dietro?”
E’ stato molto bello. Ci siamo conosciuti casualmente perché Dodi Battaglia stava incidendo un nuovo brano nello stesso studio in cui stavo registrando anche io; ha sentito dei miei brani che gli sono piaciuto e mi ha voluto conoscere ed aiutarmi nella produzione. Ha prodotto il mio primo album e siamo stati un sacco di tempo insieme, arrangiando i pezzi, trovando soluzioni per i ritornelli… Abbiamo suonato tanto insieme e tutt’ora Dodi supervisiona tutti i miei lavori in studio.
“Che cosa prevede il futuro per te, che è stato già molto, molto generoso con te? Per un album vero e proprio quanto dobbiamo aspettare? Hai in mente di realizzare qualche appuntamento virtuale per un live?”
Per i live in realtà io sto facendo dirette streaming sui miei social quasi tutte le settimane anche se chiaramente non è la stessa cosa. Mi manca il contatto con la gente e spero di tornare a farlo il prima possibile. Intanto sto lavorando a pezzi nuovi, lavorando a nuova musica e probabilmente ad inizio anno uscirà qualcosa, speriamo!
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