Video conferenza Gianni Morandi: “La musica mantiene tutti giovani. Essere in gara a Sanremo è meglio che essere ospite.”

Gianni Morandi

Direttamente dal Teatro Duse di Bologna, dove questa sera ripartirà “Stasera gioco in casa”, Gianni Morandi ha fatto la sua prima conferenza stampa in occasione della partecipazione in gara al Festival di Sanremo con il brano “Apri tutte le porte”.

Dopo averlo condotto, essere stato ospite e in gara, e dopo l’unica vittoria nel 1987 con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con il brano “Si può dare di più”, Gianni Morandi torna in gara con “Apri tutte le porte”, brano scritto da Lorenzo Jovanotti e arrangiato da Mousse T., che sarà anche il direttore d’orchestra nelle serate del Festival.

“Sanremo è un palco importantissimo,” ha detto Gianni Morandi “l’ho fatto in tutte le salse ma l’adrenalina e l’emozione che ti dà quando sei in gara sono impareggiabili. Ricordo quando nel ’58 vidi cantare Domenico Modugno e la sua “Volare”, lì capii che volevo fare il cantante, guardando dallo schermo del televisore del bar di Monghidoro dove si riuniva mezzo paese.”

“Un tempo era più difficile far partecipare gli artisti grandi in gara, perché avevano paura che un ultimo posto poteva influire sulla loro carriera e non permettere più di fare serate. Grazie al lavoro di Conti, Baglioni e lo stesso Amadeus, molti artisti sono tornati in gara, come Fiorella Mannoia o Orietta Berti e hanno avuto un ottimo riscontro. Ricordo la mia difficoltà nel chiamare Roberto Vecchioni, che sapevo aveva un pezzo bellissimo; mi dovetti quasi inginocchiare per convincerlo; così come ebbi difficoltà a chiamare Lucio Dalla, accompagnato da Carone, e Franco Battiato.”

Gianni Morandi infatti conferma la sua volontà di tornare in gara “perché è meglio che essere ospiti, promuovendo il proprio brano una volta e poi finisce tutto. In gara invece c’è l’adrenalina e l’emozione di mettersi in gioco ogni sera e dopo l’incidente che mi è successo a marzo del 2021 avevo bisogno di rimettermi in gioco.”

Ed in parte è proprio a causa di quell’incidente che forse oggi Gianni Morandi sarà in gara con il brano “Apri tutte le porte” scritto da Jovanotti. Durante la sua convalescenza Lorenzo Cherubini chiamava spesso al telefono il suo mito e sentendolo un po’ giù decise di proporgli il brano “L’allegria” che poi è diventato uno dei tormentoni di quest’estate.

“Sentivo Gianni un po’ abbattutto” ha detto Jovanotti durante l’improvvisata chiamata su FaceTime “così gli ho detto che avevo nel cassetto un brano che avrei cantato volentieri, ma che secondo me era addirittura migliore se lo avesse cantato lui. Così, un po’ per scaramanzia, gliel’ho inviato, gli è piaciuto e l’abbiamo inciso.”

Gianni Morandi
Jovanotti, autore del brano “Apri tutte le porte” in gara a Sanremo 2022, interviene in una chiamata FaceTime alla videoconferenza di Gianni Morandi

Durante l’estate poi a Gianni era venuta in mente l’idea di partecipare a Sanremo con un brano però scritto da Jovanotti e così, sulle emozioni e mood che voleva ricreare Gianni Morandi, è uscito il brano “Apri tutte le porte”, arrangiato poi in stile Mowtown e anni ’60 da Mousse T., che Amadeus ha subito apprezzato e poi scelto per la gara di Sanremo 2022.

Hanno tenuto a precisare che “non è un brano molto sanremese, ha ritmi energici ed è anche un po’ difficile da cantare per me, perché non sono un rapper come Jovanotti; ma mi sto preparando cantandola più volte al giorno. E’ una canzone è di speranza, affinché si possa tornare a vedere il sole entrare nelle stanze e nella nostra vita e che spero possa piacere e divertire. Il brano si apre con la frase “A forza di credere che il male passerà io passo e lui resta” e quindi credo che sicuramente sia stata condizionata dal momento nel quale stiamo vivendo da due anni, con questa cappa nella testa.” 

La pandemia infatti ha bloccato anche lo spettacolo teatrale “Stasera gioco in casa” di Gianni Morandi, che si era fermato proprio il 20 febbraio 2020, quando mancavano circa otto date alla sua conclusione. E proprio da questa sera, al Teatro Duse di Bologna, dove debuttò per la prima volta a 19 anni, Gianni Morandi riprenderà la sua tournée teatrale con l’aggiunta già di un’altra data il 17 febbraio nuovamente a Bologna.

Gianni Morandi
Gianni Morandi in video conferenza dal Teatro Duse di Bologna per parlare di “Apri tutte le porte”, il brano in gara a Sanremo 2022

Dopo il Festival potrebbe nascere il progetto di una tournée a tre con Massimo Ranieri e Al Bano, che ha chiamato entrambi dicendo “Se lo sapevo che vi presentavate in gara, mi sarei proposto anche io”. “Sono diversi anni che ci rincorriamo per un progetto a tre come il bolognese, il napoletano e il pugliese, ma fino ad adesso per i vari impegni di ciascuno non siamo mai riusciti ad incastrarci. Sarebbe però sicuramente una bellissima esperienza perché ci conosciamo molto bene da diversi anni. Mi piacerebbe anche fare un tour intitolato “Tre dita”, dato che al momento posso suonare la chitarra solo con tre dita, un po’ come faceva Giorgio Gaber a causa della poliomelite.”

Sarà bello e divertente anche vedere sul palco dell’Ariston una piccola sfida in famiglia: infatti il nipote Paolo Antonacci, firma il brano “Sesso occasionale” per Tananai, rientrato tra i Big dopo il secondo posto di Sanremo Giovani 2022 a Dicembre. “Io credo che la musica mantenga giovani tutti ma questa volta volevo fare un pezzo con un bel ritmo, con questo movimento ritmico, forse perché ho cantato tanti brani molto tradizionali e avevo voglia di fare qualcosa più divertente.”

In chiusura della conferenza si torna a parlare di quanta Emilia sarà presente sul palco dell’Ariston quest’anno: oltre a Gianni Morandi in gara, così come Iva Zanicchi, ci sarà Celso Valli, che firma il brano di Iva “Voglio amarti”; ma anche i super ospiti Cesare Cremonini e Laura Pausini. Certo chiamare artisti italiani quando in gara ci sono dei pezzi da novanta è un po’ strano e lo stesso Gianni nelle sue annate, non sapeva chi poter chiamare avendo in gara Lucio Dalla e Franco Battiato, puntando di più sugli ospiti internazionali.

Vero è che con il perdurare della situazione pandemica diventa tutto un po’ più complicato, ma l’emozione di calcare in gara quel palco ancora una volta è la spinta giusta per il ragazzino di Monghidoro che non invecchia mai e ‘dà una pista’, come dicono i giovani alla maggior parte delle nuove leve.

 

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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