Irama: “Ovunque sarai è dedicata ad una persona che non c’è più, nata in modo semplice mentre ero immerso nella natura.”

Ovunque sarai

Uscirà il prossimo 25 febbraio il nuovo album di Filippo Maria Fanti, in arte Irama, che torna a Sanremo 2022 con “Ovunque sarai”.

Irama torna al Festival di Sanremo con “Ovunque sarai” per il secondo anno consecutivo dopo la disavventura dell’anno scorso, che a causa di un caso di positività nel suo entourage, lo ha costretto a rimanere chiuso in albergo e a mostrare per cinque sere solo la registrazione delle prove de “La genesi del tuo colore”.

Ovunque sarai
La cover ufficiale del nuovo album di Irama “Il giorno in cui ho smesso di pensare” nel quale è contenuta “Ovunque sarai” in gara a Sanremo 2022

Si è guadagnato comunque un ottimo quinto posto con l’elettrodance dell’anno scorso, ma quest’anno punta a stupire ancora di più con un brano molto toccante e particolare dal titolo “Ovunque sarai”. “Ho scritto questo brano mentre ero immerso nella natura: ero seduto sul tetto e senza tanti orpelli è nata semplicemente questa lettera dedicata ad una persona importante che non c’è più.”

Il nuovo album di Irama si intitola “Il giorno in cui ho smesso di pensare” e a proposito del nuovo lavoro ha dichiarato che “al suo interno ci saranno tante collaborazioni italiane e non. Ha tante produzioni dentro con Shablo che ha curato la direzione artistica ma ci saranno tanti altri produttori ma non voglio svelare ancora troppo, preferisco che si ascolti. Ho voluto cercare di fare un lavoro omogeneo, ma non in una sola direzione.”

“Ovunque sarai” sarà la traccia outro dell’album, ovvero l’ultimo brano della tracklist, mentre l’intro de “Il giorno in cui ho smesso di pensare” è un brano di apertura “a cui tengo molto con dei cori molto epici che vanno a recuperare la cultura gospel che portai a Sanremo già con ‘La ragazza del cuore di latta’. Sarà un album molto eclettico molto urban con diverse collaborazioni stranieri.”

Il brano in gara a questo Sanremo 2022 per Irama ha il colore bianco sporco con questo contrasto “tra il bianco pulito ma un po’ contaminato e macchiato dal fatto che non ci sia più una persona.” Irama ha aggiunto anche “Ho sempre cercato di assecondare l’arte e non renderla artefatta, dando tante cose differenti che forse sono state percepite o forse no, ma mi rimbocco le maniche e i risultati arrivano piano piano. Il titolo del disco è una provocazione: sarebbe più facile smettere di pensare, ma continuare a farlo mi permette di trovare acqua potabile e non per vivere.”

Ovunque sarai
Irama durante un momento della conferenza stampa per “Ovunque sarai” in gara a Sanremo 2022

Nella serata delle cover Irama ha deciso di omaggiare Gianluca Grignani con “La mia storia tra le dita”, che sarà presente anche sul palco in un duetto inedito che riporterà Grignani sul palco dell’Ariston dopo alcuni anni di assenza. “Grignani è una rockstar imprevedibile; è un onore dividere il palco con lui. E’ a livello metaforico sporco ma molto sensibile con le parole. Spero di continuare una collaborazione con lui, anche se la cover non sarà inserita nel nuovo album.”

Prima di decidere di portare “Ovunque sarai”, Irama si era confrontato con Amadeus perché parlare di un episodio molto personale, è un po’ come mettersi a nudo, e quindi fare un passo molto importante. “In comune i due brani portati in questi due anni a Sanremo hanno un testo struggente e cercano la forma poetica, ma trattano due storie differenti. ‘La genesi del tuo colore’ è come ‘Papaoutai’ un testo triste ma con un vestito più ballabile; ‘Ovunque sarai’ è invece più una classica ballad con riferimenti internazionali.”

Il video del brano di Irama è stato diretto da Enea Colombi ed è in bianco e nero “perché dà un tono più serio, per assecondare la canzone. La trama è un viaggio spirituale e metaforico con una presenza che si vede alla fine del video sulla neve a cui è dedicata. Pensavo ad una persona che non c’è più; la bellezza delle canzoni è che ogni persona ci vede qualcosa facendola loro. L’arte è un atto egoistico inizialmente ma poi quando viene pubblicata, ognuno ci vede poi qualcosa di personale.”

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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