Gobbi: “Dalla passione per il giornalismo calcistico sono diventato poi cantautore. Potrei scrivere un brano riguardante l’esclusione dell’Italia dai Mondiali mentre ero fermo su un regionale…”

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Nostro ospite durante l’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stato Gobbi che abbiamo conosciuto meglio e che ci ha presentato il suo singolo “Una tenda”.

Oltre a parlare del suo nuovo brano, Gobbi ci ha raccontato di come è nata la sua passione per la musica, dei suoi artisti preferiti, dei suoi progetti futuri e della sua precedente passione come giornalista sportivo; cosa avrà detto riguardo l’esclusione dell’Italia dai Mondiali?

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La cover ufficiale del nuovo singolo di Gobbi dal titolo “Una tenda”

Ecco quello che ci ha raccontato Gobbi durante l’intervista:

“Abbiamo il piacere di avere con noi Gobbi che l’11 marzo ha pubblicato il nuovo singolo “Una tenda”, nel quale cerchi delle certezze per poter piantare una ‘tenda’ in una città fantasma dove si sono perse completamente. Ci racconti meglio come è nato questo brano?”

Questa canzone, oltre a cercare le certezze, manifesta sicuramente anche l’incertezza con la quale sono arrivato a Milano anni fa e che mi accompagna tutti i giorni nei vari disagi giornalieri. Sono molto legato a “Una tenda” perché è quella che mi descrive maggiormente nella mia intimità, mettendo in luce tanti miei lati deboli, riuscendo a mettermi a nudo così in modo semplice e diretto.

“La tua carriera non inizia con la musica, ma scrivendo di calcio dilettantistico locale per il Corriere di Romagna. Allora da ex giornalista di sport ti chiedo un commento su un tema caldo appena successo ovvero l’uscita dai Mondiali della Nazionale Italiana…”

Vi racconto questo aneddoto che riguarda come e dove stavo guardando quella partita… Ero su un regionale e cercavo di tornare a casa disperatamente, che ero fermo da tempo immemore; mentre al 90° segna la Macedonia vedo dal finestrino del treno in stazione otto poliziotti che stavano schiacciando contro il treno un signore slavo, che per il karma a questo punto spero fosse macedone, che stava cercando di aggredire delle persone. Non sapevo davvero dove guardare se la partita sul cellulare o fuori dal finestrino; magari ci potrei scrivere un nuovo brano a riguardo.

“Nel 2016 ti trasferisci a Milano e inizi a studiare musica e canto; quale è stata la scintilla che ti ha portato ad intraprendere la carriera da cantautore? Quali sono i tuoi artisti di riferimento?”

Di sicuro mi ha spinto verso questa carriera mio papà, che è un grande appassionato di musica e quasi per fargli un piacere mi sono deciso, finite le superiori, dopo aver passato tutta l’estate a non fare niente, a seguire un corso di musica a Milano. E’ stato un po’ difficile all’inizio, soprattutto durante gli studi, perché non avevo mai studiato musica fino a quel momento ed ero sempre l’ultimo della classe rispetto ai miei compagni. Mi ha salvato Milano comunque che mi ha fatto da subito scrivere tante canzoni che sono state da subito apprezzate da molte persone e lo studio è diventato da subito quasi una parte secondaria di tutta la situazione. 

“Cosa ne pensi invece dei talent show, che ormai sembrano alle volte l’unico percorso da intraprendere per avere il grande successo? Hai pensato di parteciparvi in passato o in futuro?”

E’ una cosa delicata, perché sono tante le persone che mi propongono di farli. La televisione è una cosa diversa dal modo di fare musica che ho in mente io; la sincerità solitamente è celata molto spesso dalle telecamere, mentre per me è il cardine fondamentale di tutto. Forse dovrei pensare solo alla musica e quindi fare un talent dove magari non si richieda la voce di Andrea Bocelli o Pavarotti, ma ci si concentri di più sul progetto artistico; per quello lo potrei fare sicuramente.

“Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai lavorando ad un album? Ci puoi svelare qualcosa in anteprima?”

Vorrei non svelare troppo. Ci sono tantissime canzoni nel mio cassetto, pronte che troveranno sicuramente spazio sulle piattaforme e spero anche nei live, ma per il momento proseguiamo piano piano a piccoli passi.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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