P L Z: “Milano d’agosto” è più uno stato dell’anima che un posto fisico.

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Una super puntata della Hit Chart Top 20 con un cast da prima serata ufficiale piena di tantissimi ospiti: tra i tanti abbiamo conosciuto anche i “misteriosi” P L Z.

I P L Z ci hanno raccontato non solo di come è nato il loro brano “Milano d’agosto”, ma anche di come nasce il loro nome, la loro voglia di “non apparire” e il mettere in musica i loro brani per i futuri live.

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La locandina ufficiale del nuovo singolo dei P L Z dal titolo “Milano d’agosto”

Ecco quello che ci hanno raccontato:

“Siamo qui in compagnia con i P L Z. Come state? Siamo qui per parlare del vostro brano “Milano d’agosto”, uscito il 18 settembre in tutte le radio. Come è nato?”

Nasce da una base elettro-pop che avevamo fatto così per scherzo e ci piaceva questa idea di celebrare in qualche modo la città che è piena, come dire, di cliché, di false credenze, tipo quella che Milano ad agosto fa schifo e tutti vogliono scappare. Noi ci stiamo un sacco bene a Milano ad agosto, ci piace proprio stare qui da soli, tranne quando appunto ci sentiamo troppo soli e allora abbiamo bisogno di qualcuno ci venga a prendere, a prelevare, ci porti a ballare, lontano da qualche parte, anche se al momento non si può fare. E’ un cane che si morde la coda. Diciamo che “Milano d’agosto” è più uno stato dell’anima che un vero posto fisico.

“Il brano non è una canzone sul lockdown da covid, ma una canzone d’aiuto, un SOS per essere salvati da noi stessi, dalle proprie paranoie. Quindi c’è sempre bisogno di un aiuto dall’esterno o può essere anche dentro di noi? La musica può essere un aiuto?”

A parte il fatto che bisogna un attimo ridimensionare tutta questa verità sull’interiorità: spiritualità, interiorità, sono una roba che ci stiamo un po’ raccontando, invece noi celebriamo molto felicemente ciò che si vive sulla pelle, in superficie appunto; mettiamo delle maschere anche proprio per sentire la superficie e quindi le relazioni umane, il toccarsi, l’ abbracciarsi, il baciarsi, sono fondamentali. Che ci si basti a se stessi è un po’ una stronzata. La musica certo è importante, ma è bello anche condividerla, è anche bello ascoltarla insieme.

“Il vostro nome è anche un modo per chiedere “Permesso, posso entrare? Da cosa nasce?”

In realtà è il codice fiscale del nome di uno di noi. E’ stato rimodellato da un nostro sodale amico in questa maniera ed era così bello e così naturale questo termine, così gentile, così inusitato che ci ha convinto. Quindi in realtà ringraziamo questo nostro amico che ci ha trovato il nome, noi non abbiamo fatto nulla. Siamo così: molto passivamente accettiamo quello che ci arriva dal destino. Ci piace che la gente in qualche modo mette lo zampino in questo progetto e ci sconvolga la vita, anche perché è giusto non avere troppo le idee chiare. E’ una cosa che stiamo sperimentando mentre facciamo le nostre cose ultimamente e farsi spiazzare dagli incontri è una figata. 

“Particolare è anche il modo in cui avete scelto di apparire, di farvi conoscere, ovvero coperti in viso. Come mai questa scelta?”

Una parte è perché non vogliamo venir riconosciuti; innanzitutto vogliamo che il progetto sia completamente spersonalizzato dalla nostra figura umana per cercare di non concentrarlo su un volto, ma più su un’entità. Non vogliamo apparire troppo cantautorali o troppo protagonisti nel nostro vissuto personale, ma non perché ci vergogniamo, semplicemente perché ormai è così poco interessante la vita come l’arte. Preferiamo essere più distaccati e vederci anche un po’ da fuori. 

“Adesso come purtroppo si sa, non sono possibili i live, ma voi vi state pensando a organizzarne qualcuno nel momento in cui si potrà di nuovo vivere i live e se è si come pensate di “apparire”?”

Proprio oggi, mentre aspettavamo questa call con voi, abbiamo cominciato a suonare i pezzi perché il materiale per un album è stato chiuso o comunque è in dirittura d’arrivo e abbiamo iniziato a dirci “Bene questa cosa come la suoniamo?”; lo stiamo scoprendo in realtà. Stiamo partendo piano con delle cose molto minime, ma come al solito poi arriveranno ancora degli incontri, ci espanderemo come un blob.  

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