Manuella: “Non bisogna mai negarsi un nuovo giro in “Giostra”.”

Manuella

Ospite dell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stata Manuella che ci ha presentato il nuovo singolo “Giostra”, uscito a fine agosto e che dà il titolo all’EP.

Manuella ci ha raccontato di come è nato il suo nuovo singolo, della sua passione per la musica, delle sue esperienze musicali e dei progetti futuri.

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Ecco la cover ufficiale del singolo “Giostra” che dà anche il titolo al nuovo EP di Manuella.

Ecco quello che ci ha raccontato Manuella:

“Diamo il benvenuto a Manuella che ci racconterà del suo singolo “Giostra” uscito a fine agosto e che dà il titolo anche al tuo ultimo EP. Un viaggio nella tua infanzia che racconta anche la tua crescita personale. Come mai hai scelto proprio la giostra come simbolo e titolo di questo brano?”

In realtà il brano è nato molto naturalmente; rappresentava appieno quello che era in concept di tutto l’EP: un viaggio che parte dalla mia infanzia e che poi attraversa proprio la mia anima. “Giostra” era un brano perfetto, perché faceva un po’ entrambe le cose, legava la mia infanzia alla me di ora.  

“In questo brano racconti anche dell’importanza che hanno le delusioni e i fallimenti che servono per la propria crescita. Cerchi quindi sempre di trovare l’aspetto positivo in ogni situazione?”

Adesso sì, prima in realtà tendevo maggiormente a buttarmi giù. Successivamente ho capito che si riparte sempre. Non bisogna negarsi nessun nuovo giro in giostra.

“In tutto l’EP si parla anche della tua terra, la Sardegna. Quanto sono importante le tradizioni nel percorso musicale e cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera musicale?”

Canto da quando sono bambina, anche se ero molto timida. Non ricordo infatti il momento esatto in cui ho iniziato a cantare, ma ricordo benissimo come sono cresciuta con mio nonno. Mio nonno paterno era un appassionato cantante di poesia gallurese e in più mio fratello, che è più grande di me di sei anni, è un grande appassionato di batteria. Sono cresciuta con le tradizioni, ma anche con tutto ciò che era più attuale. Nell’EP è normale che emerge sia la mia terra, ma anche tutte quante le influenze che ho appreso negli anni.   

“Nella tua giovanissima età e carriera hai avuto anche la possibilità di aprire i concerti di Patty Pravo e Mario Biondi e sei stata corista di Rocco Hunt per il suo tour. Cosa hai ‘appreso’ da questi artisti e con chi ti sei trovata meglio?”

Sicuramente mi sono trovata meglio, ma per una questione pratica visto che sono stati mesi passati insieme, con Rocco. Ho fatto i cori per i suoi album e nel 2016 ho fatto tutta la tournée. Grazie all’esperienza con Rocco Hunt, ho potuto visualizzare meglio il mio sogno: prima avevo paura di sognare, era difficile, venendo da un piccolo paese. Il tour mi ha aiutata davvero tanto.

L’apertura del concerto di Patty Pravo e Mario Biondi è nata molto per caso: io mi trovavo al Festival “Musica per i borghi”, avevo 18 anni e partecipandoci riuscii a vincerlo. Lì mi dissero, poi, che la mia interpretazione era piaciuta molto e se avessi avuto il piacere di aprire il concerto dei due artisti. Lì per lì sono morta; è stato molto emozionante, c’erano 11.000 persone, io mi sentivo minuscola, però ho cantato ed è andata. 

“Quali sono invece i prossimi progetti? Stai pensando di poter organizzare anche qualcosa nuovamente dal vivo?”

Al momento mi piacerebbe tanto suonare, è un po’ complicato, però ci sto provando. Nel mentre sto scrivendo tanto e sono indecisa sul da farsi: se approfondire una parte un po’ più delicata dell’album lanciando un altro singolo contenuto nell’Ep, oppure fare qualcos’altro di nuovo. Questo perché vorrei dire altro. 

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