Scirocco: “Per non scomparire” è una dedica viscerale nei confronti della musica.

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Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, abbiamo avuto il piacere di ospitare Scirocco che ci ha raccontato del suo singolo “Per non scomparire”.

Oltre a raccontarci del singolo, Scirocco ci ha parlato del suo ultimo disco, della passione per la musica, delle sue influenze musicali e di tutti i suoi successi e progetti futuri.

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Scirocco dal titolo “Per non scomparire”

Ecco quello che ci ha raccontato Scirocco durante l’intervista:

“Abbiamo il piacere di avere con noi Scirocco per parlarci di “Per non scomparire”, il tuo ultimo singolo uscito il 24 dicembre , nel quale  si parla di musica nelle sue forme più velate e delicate. Ti va di raccontarci come è nato il brano?”

Io e Stefano Bruno, produttore molto bravo, stavamo lavorando a cose nuove e ci siamo detti “Perché non lavorare su qualcosa inerente alla musica?” Scriviamo su tantissime cose: nei miei testi emerge tantissimo la tematica dell’amore e mi sono detto perché non parlare dell’amore per la musica che è alla base della musica stessa? E’ una sorta di dedica viscerale nei confronti dell’ispirazione, del suo processo, in maniera anche ambivalente. E’ bello che alcuni leggano dietro a questa canzone, delle note d’amore per una persona, addirittura verso una madre.

“Il brano è un pop costellato di venature rock, che emergono dai giri di chitarra elettrica che contribuiscono a intensificare il ritornello nel grido controverso d’amore per la musica. Ma come nasce la tua passione per la musica e quali sono le tue influenze musicali?”

Io comincio a suonare il pianoforte a nove anni perché avevo un tic alle dita e non riuscivo a tenerle ferme. Mia madre, allora, mi prese e mi disse che mi portava o da uno psichiatra o a fare lezioni di pianoforte. Ho iniziato, fortunatamente, a fare delle lezioni di pianoforte. Forse perché avevo da riempire qualche vuoto e con le dita sentivo questa necessità di compensazione.

Comincia a piacermi tantissimo e qualche anno dopo mi dedico alla composizione di piccole colonne sonore grazie all’incontro con un regista che si chiama Luigi, che mi ha fatto appassionare molto alla colonnistica, fino a svilupparmi nel cantautorato. Le mie influenze principali sono i Coldplay, che sicuramente hanno marchiato il 90% del mio background musicale.

“Il videoclip del brano è stato girato da Raffaele Aquilante tra il porto e la provincia a nord di Napoli. Chi ha avuto l’idea?”

L’idea è nata in concordanza tra il direttore artistico della mia etichetta, Nicola Mottola, e Raffaele Aquilante. Ho trovato il video molto intimo e molto buona l’idea di valorizzare quel lato di Napoli, che molto spesso è screditato. Oltre al mare, il sole, la pizza e il mandolino classico, Napoli ha altro come quell’architettura brutalista di alcune scene, che abbiamo dovuto tagliare, dove venivano rappresentate periferie di Napoli con discariche e industrie grandi.

Secondo me anche quella è bellezza. Le riprese del video, per lo più, sono state fatte in un parcheggio che di per sé è bruttissimo, ma da lì c’è una vista molto bella. E’ molto bello che queste due cose riescono a coesistere: insieme alla decadenza c’è una bellezza che ti lascia senza parole.

“Da cosa deriva il tuo nome d’arte Scirocco?”

Il senso del mio nome d’arte nasce dopo. Scirocco nasce perché mi piace in primis, poi mi sono dato anche una spiegazione. Stavo chiacchierando sempre con Luigi, del “cavalcare l’onda”, ma io con la mia musica ho un’altra ambizione: “l’onda la voglio creare”. Scirocco è un vento. Che cosa meglio del vento crea l’onda? Il vento caldo del Sud ed è un richiamo anche delle mie origini.

“Per non scomparire è il quarto singolo edito da Futura Dischi, ma è con il brano “MINE” che entri anche nella copertina della playlist Scuola Indie di Spotify, l’inserimento in New Music Friday e in Indie Italia e la permanenza per dieci giorni nella Viral – 50 in Italia. Quale è stata la prima emozione che hai provato? Progetti futuri?”

Chiaramente io non mi aspettavo nulla. Ho sempre fatto musica perché mi andava di farlo perché è un qualcosa che mi fa stare bene. Quando ho visto che iniziavo a portare dei risultati, quasi non ci credevo. Sono piccoli traguardi che ti danno grandi soddisfazioni. Ti fanno pensare che ci può essere un futuro. A proposito di questo stiamo preparando molte cose in realtà, anche molto a breve. Si parla di tempi molto stretti, si parla di un EP che conterrà dalle sette alle otto tracce. Siamo molto vicini e non vedo l’ora .

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