Gabryel: “Se me la dai” è la speranza di essere amato sopra ogni cosa, con tutti i dubbi e le incertezze dell’età.

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Ospite della puntata della Hit Chart Top 20 è stato Gabryel che ci ha presentato il suo singolo d’esordio dal titolo provocatorio “Se me la dai”.

Gabryel ci ha raccontato come è nato il suo singolo d’esordio, ma anche come è nata la passione per la musica, quali sono le sue influenze musicali e tutti i suoi progetti futuri.

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Ecco la cover ufficiale del singolo di debutto di Gabryel “Se me la dai”

Ecco quello che ci ha raccontato Gabryel durante l’intervista:

“Siamo in compagnia di Gabryel per parlare del suo singolo d’esordio dal titolo “Se me la dai”, uscito in tutte le radio il 12 dicembre. Dal titolo può avere un’interpretazione materialistica, ma la canzone ha un messaggio molto profondo. Ti va di raccontarci come è nato, di cosa parla e come mai la scelta di questo titolo così forte?”

E’ un pezzo che ho scritto dopo aver vissuto in prima persona alcuni periodi in cui praticamente non mi sentivo all’altezza della situazione nei confronti di una ragazza, che, inizialmente, all’apparenza era migliore di me in tutti i sensi. Poi qualcosa ci ha legati ed è stato tutto così molto naturale e semplice. Il testo mi è uscito di getto in una stanza di Londra. L’ho intitolato “Se me la dai” perché l’ascoltatore si basa tanto sul titolo e da quello poi inizia a tirare le somme; ho voluto rischiare e giocare un po’ con quell’abbreviativo perché il tutto parte dalla speranza di avere qualcosa. “Se me la dai”, la speranza, provo in tutti i modi a essere tuo.

“La speranza di essere amato sopra ogni cosa, con tutti i dubbi e le incertezze dell’età. Ma al giorno d’oggi è cambiato anche questo sentimento secondo te con l’avvento dei social?  Quanto è difficile creare un sentimento così forte e soprattutto ricambiato?”

Secondo me è molto più difficile. Io sono cresciuto in un periodo in cui avevamo ancora il Nokia 3310, mandavamo i trilli o gli squilli per farti capire che ti stavo pensando; ho passato tutte le fasi. Adesso vedo che la cosa è un pochino più complicata: credo ci sia molto meno interesse perché hai più scelta, più opzioni attraverso i social, di instaurare rapporti con persone che non hai mai conosciuto di persona. Prima avevamo una cerchia ristretta del proprio paese, della proprio provincia. Invece ora puoi avere la possibilità di trovare anche amori in regioni diverse. Più facile la scelta, ma forse meno seria.

“Questo desiderio viscerale di essere amati si vede anche all’interno del videoclip girato da Mommo Sacchetta. Chi ha avuto  e come è nata l’idea del videoclip?”

Il video è nato, principalmente, grazie alla direzione artistica di Mommo. Devo dire che ha captato subito il messaggio del testo, riuscendo a riprodurre al meglio la parte scenografica. Tutto questo con l’aiuto di Mario Tirelli, che era il proprietario del posto e del direttore della fotografia. Devo dire che hanno fatto un bel lavoro. La ragazza, Valentina, ha partecipato a vari video di altri artisti. Con un bel team è venuto tutto più facile.

“Sei cresciuto a pane e musica perché tua mamma e tua sorella sono cantanti professioniste. Sin da piccolo hai studiato solfeggio, ascoltato diversi generi musicali. A soli 14 anni inizi a scrivere i tuoi pezzi e sei stato anche a Londra 4 anni per approfondire le tue conoscenze musicali. Ma come hai capito che volevi vivere di musica e quali sono state le tue influenze musicali?”

La mia passione per la musica è nata sin da piccolo, però verso i 14 anni ho iniziato a trascrivere su fogli di carta tutto quello che mi passava per la testa, riguardo certe situazioni, sia positive che negative,. Era proprio una valvola di sfogo per me. Da quando ho iniziato a scrivere ho conosciuto vari artisti e ho cercato di riprodurre attraverso la musica, quello che scrivevo. Sono stato sempre innamorato di Johnny Cash, Michael Jackson, i Blues Brothers. Da piccolo andavo matto per la storia di questi grandi artisti. Della musica contemporanea ci sono Justin Bieber, Post Malone, The Weeknd che ascolto molto volentieri.

“Parliamo un po’ di collaborazioni e progetti per il futuro. Sappiamo che stai lavorando con il produttore Alessandro Fava, detto Faffa, che ha creduto molto in te ed hai già aperto i concerti di  artisti come Tedua, Rkomi e Vegas Jones. Ma cosa ci puoi anticipare dei tuoi progetti futuri e con chi ti piacerebbe collaborare?”

Attualmente collaboro con il mio produttore Faffa, che lavora anche sotto la scuola di Amici di Maria De Filippi, quindi anche lui un bel curriculum. Con lui mi sono trovato subito bene perché riesce a rendere viva ogni canzone a cui lavoriamo e siamo sempre concentrati in studio. Abbiamo degli obiettivi. Per il futuro, ora come ora, con la mia casa discografica stiamo lavorando ad un EP per poi non so magari estrarre fuori i brani per dei talent o festival nazionali.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

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