Ashes: “Il mio nome d’arte nasce da un versetto della Bibbia dove dalle ceneri nasce sempre una corona di bellezza.”

Ashes

La giovanissima Ashes è stata nostra ospite nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, per parlarci del suo brano “2am”.

Oltre a raccontarci di come è nato il brano, con Ashes abbiamo parlato della sua esperienza musicale a Londra, dei suoi studi, delle influenze e delle collaborazioni con diversi artisti internazionali, fino a parlarci dei prossimi progetti in cantiere.

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Ashes dal titolo “2am”

Ecco quello che ci ha raccontato Ashes durante l’intervista:

“Abbiamo il piacere di avere nostra ospite Ashes che ci presenta il suo nuovo singolo “2am”, uscito in radio il 25 febbraio. Solitamente la notte porta consiglio si dice… Cosa volevi comunicare?”

Con “2am” volevo comunicare che sì la notte porta consiglia, ma nel mio caso mi sento più vulnerabile; sento di più i pensieri tossici, quelli negativi, che capita a tutti di avere e che quando è buio ci sentiamo un po’ più soli, più insicuri e alle volte anche un po’ più tristi.

“Serena, noi siamo molto curiosi e quindi ti chiediamo da cosa deriva il tuo nome d’arte Ashes? Come è nato?”

Nasce da un versetto della Bibbia, precisamente Isaia 61,3 che dice “che al posto della nostra cenere, (e quindi della nostra distruzione/tristezza), ci verrà data una corona di bellezza”. Questo per me sta a significare che ogni qual volta, in un periodo difficile della nostra vita vediamo solo la cenere, ovvero quello che è rimasto con le macerie, dobbiamo sempre pensare che dopo arrivi la bellezza a salvarci e farci risalire.

“Hai studiato e ti sei laureata a Londra in Songwriting. Com’è l’esperienza musicale a Londra rispetto all’Italia? C’è ancora tanta differenza tra il modo di approcciarsi a quest’arte nel Regno Unito rispetto all’Italia?”

L’esperienza a Londra è stata davvero davvero bella e la rifarei subito, mi è molto piaciuto frequentare l’università e conoscere tanti e vari artisti emergenti. La differenza fondamentale è data dalle opportunità soprattutto per i live, gli openmic e i concerti anche nei piccoli pub: ovviamente ci sono presenti tanto anche qui in Italia ma solo nelle grandi città. In Inghilterra invece hanno proprio intrinseca nella cultura la musica, rispetto a l’Italia e quindi è come fosse il pane quotidiano; speriamo arrivi questa volontà anche da noi.

“Hai avuto la possibilità di collaborare per un brano anche con Blas Cantò che ha rappresentato la Spagna all’Eurovision dell’anno scorso. Sei fan dell’evento? Ti piacerebbe partecipare per l’Italia o proveresti anche per il Regno Unito?”

Il Regno Unito credo non mi accetterebbe mai come una di loro! (ride) Ma ovviamente mi piacerebbe molto partecipare… certo questo vorrebbe dire vincere Sanremo, però chi lo sa nella vita mai dire mai. E’ sicuramente un evento che seguo molto volentieri e quest’anno mi piacerebbe seguirlo anche dal vivo a Torino; non so se sarà possibile ma ci proviamo. Con tutti gli artisti italiani presenti sembra in effetti un Festivalbar questa edizione…

“Cosa ci puoi anticipare riguardo i prossimi progetti? Stai lavorando proprio ad un album o per il momento ti dedicherai soltanto ai singoli?”

Abbiamo un altro singolo sicuramente in cantiere, che stiamo terminando. Il mio obbiettivo però è quello di realizzare un EP entro la fine dell’anno, molto probabilmente dopo la fine dell’estate. Ho diversi brani che vanno lavorati e prodotti quindi dobbiamo solo organizzarci per tutti gli step e piano piano andiamo avanti. Spero poi di portare anche il mio lavoro in giro per l’Italia con un bel live.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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