Marcio: “Il mio nome d’arte deriva da alcuni momenti di bullismo avuti alle medie volendo trasformare un punto di debolezza in punto di forza. Sanremo Giovani? Mi piacerebbe esserci.”

Marcio

Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo conosciuto meglio Marcio, che ci ha presentato il suo singolo “Fondale”.

Oltre a raccontarci di come è nato il suo ultimo brano, con Marcio abbiamo parlato di come riesce ad unire più generi musicali insieme, con chi vorrebbe collaborare in futuro per un duetto, degli insegnamenti appresi in apertura dei concerti di grandi artisti che ha avuto l’onore di conoscere, dei prossimi progetti tra cui un possibile Sanremo Giovani?

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Marcio intitolato “Fondale”, uscito lo scorso 8 settembre.

Ecco quello che ci ha raccontato Marcio durante l’intervista:

“Diamo il benvenuto a Marcio che ci presenta il suo singolo “Fondale” uscito l’8 di Settembre. Un brano che va ad esplorare il più profondo delle persone, dove si nascondono sofferenze, dolori e i demoni più tristi e difficili. Com’è nata l’idea di questo brano?”

“Fondale” è nata dall’esigenza di raccontare il potere che alcune persone hanno di leggerci dentro e di capire anche quali sono i momenti più bui che magari ci vergogniamo a tirare fuori. Sono molto felice che finalmente sia uscito fuori, perché è un brano che era nel cassetto da diverso tempo. Inoltre “Fondale” parla anche dei silenzi: penso che quando in un rapporto si riescono ad interpretare i silenzi, questo valga molto di più di tante parole. Anche i suoni della produzione fatti da Renato Patriarca sono stati scelti ad hoc per dare quell’impatto lì.

“Unisci pop alla trap, creando brani molto intensi che se pure possono avere una scrittura romantica ha delle venature indubbiamente più crude. Quali sono i tuoi artisti di riferimento? Con chi vorresti collaborare?”

Sicuramente una delle artisti più forti ad oggi per il suo essere una visionaria a livello di produzioni e di testi è Madame, quindi mi piacerebbe molto lavorare con lei. Ma anche con Rose Villain per la quale ho avuto l’onore di aprire un concerto a giugno. Tra le altre influenze artistiche comunque c’è anche tutto il bagaglio del cantautorato italiano, che a mio avviso non dovrebbe essere dimenticato nemmeno dagli artisti della generazione Z perché non bisogna assolutamente dimenticare il passato, anche per poi poter sperimentare.

“Hai aperto i concerti di tanti artisti del panorama musicale da Elisa a Shade, da Fred De Palma ai Gemelli DiVersi qualche settimana fa. Qual è l’insegnamento più importante che ti porti dietro da queste esperienze?”

Sono state tutte persone fantastiche: interfacciarsi con gli artisti a livello personale ti fa cambiare anche il modo di come li vedi e li percepisci, perché entri in contatto con le loro vite personali e capisci qualcosa in più. Sicuramente la cosa più bella e formativa che mi porto dietro è l’impatto con il grande pubblico e come ognuno di loro reagisse alle folle di persone che erano lì per ascoltarli; è un insegnamento che mi porterò dietro per molto tempo essendo stati i primi palchi affrontati da me.

Una chicca che vi racconto è che mentre ero in backstage per entrare sul palco ero molto agitato e Rose Villain, carinissima, mi ha portato un Gin Lemon dicendomi “Vedrai che con questo ti calmi un po’ e affronterai il palco al meglio.” E’ stato fortissimo, anche perché lei è un’artista che adoro.

“Il tuo nome d’arte è molto particolare, da cosa nasce e come l’hai scelto? Hai trovato aspetti ‘marci’ nel mondo lavorativo della musica?”

Sul nome d’arte c’è sempre un po’ un mistero, perché è legata ad un mio momento un po’ privato durante le medie, quando ho sofferto un po’ di bullismo, come spesso accade a molti, ma senza entrare troppo nei dettagli, ho voluto usare questo punto di debolezza, un punto di forza, per riscattare tutti quei momenti. Ecco perché mi piaceva questa contrapposizione ossimorica nel nome d’arte Marcio.

E’ una bella domanda… Ci sono in effetti delle dinamiche che mi lasciano perplesso, ma credo che io abbia ancora tanta strada da dover fare e quindi non mi sento ancora di dare un giudizio definitivo su quanto al momento ho vissuto. Però sicuramente ci sono delle cose che ti portano a riflettere, compresi diversi ostacoli che mi si sono parati davanti, ma cerco di andare avanti a testa alta.

“Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci puoi svelare quando uscirà il tuo album? Sanremo Giovani è nei piani?”

Per i progetti futuri ti posso dire che al momento sono proprio in studio per lavorare a brani nuovi. In questi mesi parteciperò a dei concorsi importanti e tra qualche mese uscirà il mio nuovo singolo ma ancora non posso svelarvi il titolo. Sanremo Giovani potrebbe esserci, chissà…

  

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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