Francesco Kairòs: “Ho preso spunto dal greco per il mio cognome d’arte che significa ‘il tempo opportuno’ in contrapposizione con ‘Kronos’, ‘il tempo che scorre’.”

Francesco Kairòs

Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stato nostro ospite una vecchia conoscenza, Francesco Kairòs, che ci ha presentato il suo ultimo lavoro discografico intitolato “ieri/oggi/domani”.

Con Francesco Kairòs abbiamo parlato anche, oltre che del suo brano, delle sue esperienze come autore per altri artisti, delle sue influenze musicali, dei sogni di collaborazione, dell’esperienze come autore di brani per l’audiovisivo e di tutti i suoi prossimi progetti.

Francesco Kairòs
Ecco la cover ufficiale dell’ultimo singolo di Francesco Kairòs, intitolato “ieri/oggi/domani”

Ecco quello che ci ha raccontato Francesco Kairòs durante l’intervista:

“Abbiamo il piacere di avere con noi Francesco Kairòs per presentarci il suo ultimo singolo ‘ieri/oggi/domani’ uscito il 17 novembre. Un brano tra il pop e l’R’n’B per parlare di una persona del passato che però può essere un’àncora ancora oggi e nel futuro. Com’è nato il brano?”

La quota autobiografica nei miei pezzi è sempre molto alta e anche “ieri/oggi/domani” non fa eccezione. E’ nato abbastanza recentemente, cotto e mangiato: l’ho scritto ad agosto e parla della storia d’amore che sto vivendo e che racconta di questa persona che ha fatto parte del mio passato, adesso è anche nel presente e speriamo possa continuare anche nel futuro. E’ il mio primo pezzo d’amore mai scritto nella mia vita; è un amore speranzoso con la voglia di credere veramente nell’amore.

“Nasci come artista rap per poi cambiare genere musicale e virare più sul pop. Quali sono i tuoi artisti di riferimento?” 

E’ un domandone avendo vissuto mille vite: con Matolas ci siamo incrociati nel 2015 forse a Radioluiss quando accompagnai alcuni artisti di Amici, tra cui Giada Agasucci, perché ho fatto anche questo. Sicuramente ho sempre ascoltato tanta musica con il rap che è stato sicuramente il genere che mi ha motivato di più a scrivere soprattutto a livello testuale, uno fra tutti la penna di Ghemon.

Come lui non mi sono mai sentito un gangsta e quindi mi piaceva molto questa sua linea conscious, così come Marracash, che a livello di produzioni negli ultimi anni in Italia è stato il migliore. Poi ho scoperto negli ultimi anni l’R’n’B femminile americano, che mi ha spinto a riprendere in mano la mia personale carriera, da Khelani a Summer Walker, ma anche tra gli uomini Drake e Tori Lanez.

“Sei anche autore per diversi artisti tra cui Annalisa, Emma Muscat, Arisa e Anna Tatangelo. Per chi altro ti piacerebbe scrivere? Qual è l’insegnamento più grande che hai appreso lavorando con queste grandi artiste?”

In realtà la mia produzione autorale per gli altri si è un po’ fermata in questo periodo, per dare più spazio alla mia carriera personale. Ma c’è un sogno nella mia vita che è quello di lavorare con Giorgia, fin da quando rappavo, da quando solo facevo l’autore, lei è la voce con la quale sognerei di collaborare un giorno perché è la più forte.

“Hai deciso di cambiare il tuo cognome e trasformarlo in Kairòs: Come mai? Cosa significa?”

Kairòs dal Greco antico significa “il tempo opportuno” e nella mitologia greca è in contrapposizione a Kronos che è invece “il tempo che scorre”. Kairòs banalmente è un tempo non programmabile, ma propizio dove succedono le cose belle. Nonostante al liceo classico non è che andassi così bene, essendo stato rimandato in greco quattro anni su cinque (sorride), mi ha sempre affascinato. A 17 anni poi ho avuto la possibilità di fare un ritiro spirituale in silenzio, che si chiama proprio Kairòs, sperimentato dai Gesuiti in America; e nonostante non sia una persona molto credente, è stato un percorso molto utile per riconnettermi con me e ritrovare un bilanciamento, che ricordo come una grande esperienza formativa.

“Sei stato anche autore per diverse colonne sonore come ‘Sconnessi’ e ‘Briganti’ su Netflix. Quali sono le differenze tra lo scrivere per il cinema e per un artista?”

Quando lavori per uno sceneggiato, cinema o tv, c’è una sinossi da cui devi partire e quindi devi basarti sulla storia che viene raccontata. Per “Sconnessi” sapevamo di cosa parlava la commedia ed avendo il titolo come il film dovevamo essere il più fedeli possibili. Con “Briganti” invece, che uscirà alla fine nel 2024, si tratta di una tarantella in una scena della serie, che racconta della vita dei briganti, che festeggia una vittoria in una battaglia e attraverso questo brano abbiamo dovuto ricreare una sorta di canto tradizionale.

E’ stato molto interessante perché c’è stato anche tutto uno studio dietro sul brigantaggio, delle loro tematiche raccontate nelle loro canzoni popolari e quindi è stato anche uno lavoro molto interessante ed originale. Non so se potevo dire tutto questo senza fare spoiler, ma speriamo che da Los Angeles non mi lincino… (sorride)

 

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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