Siamo giunti quindi alla fine del Festival di Sanremo 2021 che sicuramente sarà ricordato nella storia, come quello in piena pandemia e che speriamo possa rimanere anche l’unico caso di un Sanremo senza pubblico e con 75 pagine di protocollo.
Durante la penultima conferenza di Sanremo 2021, Amadeus ha annunciato anche che non ci sarà un Ama-ter, come previsto e sperato, all’inizio di tutta questa vicenda, con la possibilità però di poter tornare con Fiorello sul palco in una prossima edizione, qualora la Rai lo richiedesse.
Con oggi quindi si chiude il Sanremo condotto da Amadeus e Fiorello, che tanta gioia ci ha regalato l’anno scorso e che quest’anno hanno fatto i salti mortali per cercare di riportare quella spensieratezza nonostante la drammatica situazione che continuiamo a vivere.
Chi vincerà questa settantunesima edizione? Sicuramente il super favorito è diventato Ermal Meta, primo per tutte e quattro le serate, rincorso da Annalisa e Willie Peyote, ma in attesa di possibili sorprese con Colapesce e Dimartino, Francesca Michielin & Fedez e Irama.
Ghemon è il primo ad esibirsi, in un vestito porpora, e il brano “Momento perfetto” carbura lentamente sempre più grazie alla sua bravura. Gaia ha un brano che forse non l’ha valorizzata al massimo, ma che esegue con professionalità tra coreografie alla Shakira e presenza scenica, “Cuore amaro” rimarrà fino all’estate ma speriamo non le rimangano quei centrini sul vestito. Su Irama ormai abbiamo detto di tutto di più, dato che purtroppo la performance de “La genesi del tuo colore” è sempre la stessa, ma chissà potrebbe arrivare fino al podio.
“Arnica” di Gio Evan secondo me è il brano peggiore di questa edizione: non capisco il testo, la sua interpretazione e la melodia, ma lo ringrazio che questa sera si sia vestito in modo decente, invece di quegli improponibili calzoncini corti. Dopo il break pubblicitario, uno dei diecimila previsti anche questa sera, è il turno di Fiorello che omaggia Little Tony, con un medley accompagnato dai bravissimi Urban Theory, per poi augurare al prossimo conduttore di Sanremo tante, tantissime persone tra il pubblico, ma un flop a livello di ascolti.
Arriva Ermal Mani-Di-Forbici Meta, che ormai ha quasi la vittoria in pugno e la sua ballad d’amore ha decisamente fatto breccia nel cuore di molti; riuscirà a guadagnarsi nuovamente il gradino più alto della classifica? Mentre Ermal fa “gli occhi a fanali” per la sua vittoria, arriva Fulminacci con “Santa Marinella” che anticipa già la stagione dei falò sulla spiaggia, seguito da Francesco Renga, che dopo 5 serate finalmente riesce a cantare bene, ma per me la canzone continua a non funzionare.
Gli Extraliscio feat. Davide Toffolo ripeto, dall’inizio, sono la mia guilty pleasure di questa edizione, quindi solo tanto bene per loro e anche per la gioia che emanano dalla loro performance. ‘Il tempo delle mele’ è con Colapesce e Dimartino e la loro “Musica leggerissima” che ci riporta indietro nel tempo e non ci fa smettere di tenere il tempo con il piede mentre la fischiettiamo dall’inizio alla fine. Il ritmo si continua a tenere con Malika Ayane e la sua “Ti piaci così”, che però mi ricorda un po’ anche la “canzone della settimana” dal lu lu lu, al dì dì dì, fino al lu-ne-dì e poi al sa-ba-to.
Francesca Michielin e Fedez per l’ultima volta, emozionatissimi, cantano la loro “Chiamami per nome”, che già sta facendo numeri incredibili in radio e su tutte le piattaforme di streaming. Fuori gara, la fuori classe di Ornella Vanoni che ci regala un incredibile medley dei suoi grandi successi fino all’ultimo singolo “Un sorriso dentro al pianto” con al pianoforte Francesco Gabbani, uno degli autori del brano.
Willie Peyote è la vera bomba incredibile di questa edizione che a mio avviso accontenta tuti. Orietta Berti è una professionista eccezionale, e di un’educazione pazzesca, ma il suo brano per me è troppo, troppo fuori tempo. Arisa è sempre emozionante anche con il suo brano “Potevi fare di più” che però continuo a dire non sia precisamente all’altezza dei capolavori presentati nelle altre edizioni. Su Bugo, è un po’ come sparare sulla croce rossa, con un’esibizione mai precisa e che addirittura sembra peggiorare di volta in volta; purtroppo quest’anno per me è no.
I Maneskin incendiano ancora il palco nella loro ultima esibizione con “Zitti e buoni” e un outfit che ricorda quello di “Toxic” di Britney Spears; che danno poi la ‘parola’ ad Achille Lauro per il suo ultimo quadro, dal finale un po’ estremo, trafitto dalle rose. Alla fine della fiera questa presenza di Achille Lauro è risultata un po’ “Molto rumore per nulla”, con forse solo l’esibizione di mercoledì e quella di questa serata da ricordare. Madame si sposa con la sua musica e il suo estro artistico, che la fa essere una delle migliori performer sul palco dell’Ariston.
Ma tra le migliori performance di questa edizione non posso non nominare La Rappresentante di Lista, sempre impeccabili, e con l’outfit di questa sera che mi ha fatto sognare che ci fossero stati sotto, come fu per Baby Alieno, i Ricchi e Poveri. All’una meno dieci è il momento dell’ultimo, si spera, ospite di questa serata che non avrà fine, ovvero Umberto Tozzi che canta tutti i suoi grandi successi, compreso “Stella stai” rovinato da Mina per tutto un anno su Tim.
Annalisa come sempre impeccabile nella sua bravura con “Dieci” potrebbe finalmente arrivare sul gradino più alto della classifica, mentre l’artista che vince il premio tenerezza e dolcezza sono i Coma_Cose che ci hanno fatto vedere ad ogni esibizione le loro “Fiamme negli occhi”, coronate da questo anello di matrimonio. Lo Stato Sociale punta tutto sull’incredibile performance che hanno fatto ogni sera, regalando scene esilaranti, ma mi chiedo cosa resterà di questo “Combat pop”? Su Random conviene non dire molto, perché il progetto portato in gara non rispecchia minimamente il suo giovane percorso artistico, con un brano troppo poco incisivo.
Poco incisivo, a mio avviso, è anche Max Gazzé, che quest’anno ha portato un brano non all’altezza delle aspettative, soprattutto per quello che ci si aspetta da un artista come lui. Chi invece è sempre magnifica e potente è Noemi, che con la sua maestria ci ha regalato delle scintillanti performance della sua “Glicine”, che non sparirà velocemente. E’ il turno poi di Fasma con “Parlami” che, a mio avviso, è una delle nuove e giovani penne della musica italiana che si faranno sentire anche in futuro. Chiude di nuovo ultimo, come al momento il suo posto in classifica, Aiello con “Ora” che però finalmente esegue la sua miglior performance di tutta la settimana.
Ecco la classifica finale con la somma di tutti i voti delle giurie dalla posizione numero 26 alla 4:
26 Random
25 Aiello
24 Bugo
23 Gio Evan
22 Francesco Renga
21 Ghemon
20 Coma_Cose
19 Gaia
18 Fasma
17 Max Gazzé
16 Fulminacci
15 Malika Ayane
14 Noemi
13 Lo Stato Sociale
12 Extraliscio feat. Davide Toffolo
11 La Rappresentante di Lista
10 Arisa
9 Orietta Berti
8 Madame
7 Annalisa
6 Willie Peyote
5 Irama
4 Colapesce e Dimartino
Si sfideranno per il gradino più alto del podio quindi Ermal Meta, Francesca Michielin e Fedez, in super risalita dalle retrovie delle classifiche delle scorse puntate e i Maneskin, perfetti per l’Eurovision Song Contest.
E’ il momento quindi dell’esibizione di Gaudiano, vincitore delle Nuove Proposte con il suo brano “Polvere da sparo” che non sfigura affatto dopo la carrellata dei Big in gara, ma anzi è già pronto per tornare l’anno prossimo nella categoria più importante. Dopo la performance di Michele Zarrillo, Paolo Vallesi e Riccardo Fogli, per dare tempo al televoto di ricevere i voti per decretare il vincitore, arrivano i primi premi assegnati di questa edizione nella categoria Big:
Premio Sala Stampa Mia Martini – Willie Peyote “Mai dire mai (la locura)”
Premio Sala Stampa Lucio Dalla – Colapesce e Dimartino “Musica leggerissima”
Premio Miglior Testo – Madame “Voce”
Premio Miglior Composizione Musicale – Ermal Meta “Un milione di cose da dirti”
Ed è quindi il momento di decretare che l’edizione numero 71 del Festival di Sanremo viene vinta dai Maneskin con la loro “Zitti e buoni”, che staccano meritatamente anche il biglietto per fare una gran figura all’estero per l’Eurovision Song Contest. Al secondo posto, con buona pace del Codacons, Francesca Michielin e Fedez con “Chiamami per nome”, con la Michielin che diventa la nuova Toto Cutugno; mentre terzo si ferma Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”, che quindi retrocede dal primo posto avuto per tutta la settimana.
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